Nubifragio, il day after Inizia la conta dei danni

Giovedì sera in un’ora sono caduti 88 millimetri di pioggia. Allagamenti su sottopassi, garage e abitazioni: tutte le zone coinvolte. Vertice in giunta

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di Simona Santi Laurini

È stato un evento eccezionale quello che ha coinvolto Castiglion Fiorentino giovedì sera, quando in un’ora sono caduti 88 millimetri di pioggia, senza contare l’accumulo del pomeriggio. Montecchio Vesponi, con il relativo tratto della Sr 71 chiusa nella tarda serata, è andato completamente sott’acqua, una quarantina di famiglie sono rimaste senza luce, in Val di Chio un agriturismo ed un’abitazione sono rimasti isolati, con apprensione per un cardiopatico. Il nubifragio ha colpito con particolare violenza anche Pozzo Nuovo, Pergognano, la Pievuccia, Manciano, Santa Lucia, Orzale, Santa Cristina e la Noceta. "L’anomalia di questa ondata di maltempo è stata il coinvolgimento del territorio a monte, che di norma non viene interessato – spiegano da palazzo S. Michele, dopo la riunione del venerdì mattina per la conta dei danni – fortunatamente non si registrano feriti". Due gli argini che hanno ceduto alla forza dell’acqua: il Rio di Orzale e quello di Riozzoli, poi ripristinati nella mattinata di ieri dal Genio Civile regionale e dal Consorzio di Bonifica. Straripando, i rii hanno riversato acqua e fango nelle strade adiacenti, allagando garage e scantinati con danni a vetture e mobilio. Una ventina le abitazioni coinvolte, soprattutto nella zona de "Il Melone". L’acqua si è fatta strada anche nella scuola di Montecchio, dove gli studenti sono entrati 15 minuti dopo. Infiltrazioni anche alla palestra di via Ghizzi e al palazzetto "Meoni".

Il sottopasso della stazione ferroviaria era inagibile, nessuna ripercussione invece sui treni. Si stanno valutando le condizioni per chiedere lo stato di calamità naturale alla Regione Toscana. Giovedì sera, anche il primo cittadino Mario Agnelli era in prima fila con i dipendenti comunali, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e la Vab castiglionese, che ha continuato a prestare la propria opera di soccorso fino alla giornata successiva. "Siamo stati colpiti da un temporale a V, un evento raro nelle zone interne – spiega Alessio Argentelli, punto di riferimento social per le previsioni aretine – umidità e calore elevati hanno generato questo evento tipico del mar Ligure: le celle temporalesche si rigenerano ciclicamente, per ore, nello stesso punto, in questo caso Castiglion Fiorentino. Da qui, la perturbazione si è spostata nell’Umbria settentrionale ed è poi arrivata rinvigorita ed intensificata fino alle Marche, dove ha superato rilievi ben più alti dei nostri e si è abbattuta al suolo in modo esasperato".

Il Comune sta anche valutando di chiedere un anticipo delle risorse per il rischio idrogeologico al Ministero dell’Interno: si tratta di circa 2 milioni di euro, che potrebbero essere destinati a quattro interventi strutturali, i cui progetti sono pronti ad essere cantierati. Da segnalare anche i danni riportati al canile di Lucignano, dove i volontari dell’associazione Gada hanno subito messo in sicurezza gli ospiti a quattro zampe e iniziato le operazioni di ripristino, per le quali aiuti e contributi sono ben accetti.