Notte d’oro: big a sorpresa per il gran finale

Confermato il centro in musica e la mobilitazione di piazza Grande. Saltano Saturnino e il sogno Jovanotti: caccia al nuovo protagonista

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di Alberto Pierini

Una lacrima sull’oro. Una lacrima di pioggia, che almeno in base alle previsioni non è certa ma neanche esclusa. Una sorta di 50 e 50 che si gioca nella notte più delicata: quella di sabato, il Palaffari spento e la città accesa, ad accogliere in pompa magna i buyers di tutto il mondo nella serata di apertura di Oro Arezzo. "E’ una grande occasione di offrire a chi arriva una cornice festosa e insieme la chiave per scoprire le bellezze aretine" spiega Beppe Angiolini, art director della città e insieme della mostra orafa. L’aggettivo "bello" lo usa più o meno quanto noi usiamo la parola pane: una sorta di mission che dalla sua attività principale si allarga a tutte le altre.

"Con un regista così siamo già a posto" insiste l’assessore Simone Chierici. Il Comune sposa la Gold Night, oltre a patrocinarla. Un copione già studiato nei minimi particolari e che vi avevamo anticipato nei giorni scorsi: ieri il lancio ufficiale. Con una bella "x" sul cartellone: lì, nel cuore di piazza Grande.

Il dj set doveva essere guidato da Saturnino, un artista vero e insieme il compagno di avventura in musica di Jovanotti. Saltano la conduzione e il sogno, le prove del tour sulle spiagge continuano, nel sancta sanctorum della Fortezza di Cortona. E l’appuntamento con il chitarrista è rinviato alla prossima occasione.

Quindi? Alle 21 scatterà il tappeto di note più familiare alla Confcommercio, quello di "Omero & Friends". Ma non sarà solo. "Stiamo cercando un buon nome che possa firmare il momento più importante" assicura Angiolini, fianco a fianco con Paco Mengozzi che se ne sta occupando come da antico mestiere. Finora la "x" resta tale, i nomi più prestigiosi legati ad Arezzo godono come tanti altri artisti di una ripartenza complessiva della musica dal vivo. "Una ripartenza – nota Chierici – che già si respira in città come presenza di turisti e che trova nella mostra e nella Gold Night un’altra grande occasione"

Cinque piazze in musica. Non solo il mattonato nobile, che ospiterà sia il cocktail che il fiume di note dopo le 21. Ma dalle 19, in una sorta di prologo che spalmi la festa dappertutto, si accenderanno anche San Francesco, San Michele, Sant’Agostino e San Jacopo. Purtroppo resta fuori Guido Monaco, che d’altra parte soffre di una chiusura al traffico che parte da lì ma senza coinvolgerla, se non ai margini di via Roma. Ma rimane lo stesso un assist al centro con pochi precedenti: raramente si erano visti in contemporanea cinque gruppi suonare in parallelo nella città murata.

Più l’apertura dei negozi. "Quando la città chiama il commercio risponde" scandisce la vicedirettrice di Ascom Catiuscia Fei, plastica come il cinema che ama. "E’ anche un evento che chiude due anni di pandemia e limitazioni e festeggia il ritorno dei buyers internazionali". Negozi aperti fino alle 21 o almeno questo è l’appello che parte al mondo delle vetrine, sperando in una risposta corale. Senza chiudere gli occhi alla guerra. Il gancio diventa la raccolta di fondi per i bambini dell’Ucraina.

In tandem con "Save the Children", altra protagonista della serata. Le offerte si possono fare anche passeggiando, ascoltando un po’ di musica o sorseggiando un cocktail: basta usare il Qr code (diventatici familiari con il Green pass) che troneggia in tutti i manifesti e i manifestini dell’evento. Un drink in meno, un’offerta in più? I possibili slogan si sprecano, a sostegno di una serata sulla quale la scommessa è alta.

Certo, resta da gestire quella lacrima sull’oro. In caso di pioggia la Gold Night si candiderebbe autorevolmente ad erede della Fiera come efficacia nella danza della pioggia. Per la terza volta il cielo le si rivolterebbe contro, una delle quali con una piazza Grande quasi da canoa. In giro tanti sono capaci di trasformare in oro quello che toccano. Tutto: meno la pioggia.