REDAZIONE AREZZO

Norelli: "Riportiamo i giovani sulla buona strada"

Roberto Norelli, vice presidente di Dog, parla delle azioni di prevenzione contro alcol e droghe tra i giovani ad Arezzo. Lavorano sul campo per contrastare comportamenti nocivi e creare fiducia con i ragazzi. Identificano i ragazzi bulli, spesso giovani con famiglie poco presenti e che cercano guadagni illeciti.

Norelli: "Riportiamo i giovani sulla buona strada"

Roberto Norelli è un operatore di strada e il vice presidente dell’associazione Dog che sta per "Dentro l’orizzonte giovanile". Lo abbiamo intervistato.

Norelli, di cosa vi occupate?

"Lavoriamo in squadra e facciamo azioni di prevenzione e informazione tra i ragazzi, con il fine di contrastare comportamenti che posso nuocere ai giovani, come per esempio l’uso di alcol o altre sostanze psicoattive".

Quali conoscenze sono richieste?

"Bisogna sapere di psicologia, medicina, con particolare riferimento alle tossicodipendenze, ma soprattutto delle tecniche di comunicazione perché il nostro punto di partenza è interagire con i giovani con il loro linguaggio".

Dove fate i vostri interventi?

"Nelle vie di Arezzo più frequentate dai giovani. Proviamo a creare con loro un rapporto di fiducia. Li informiamo sugli effetti nocivi di alcol e droghe. Usiamo strumenti come il pre-test alcolico, che misura il livello dell’alcol nel sangue, e gli occhiali Alcolvista che simulano la percezione visiva distorta dello stato di ubriachezza".

Chi sono i ragazzi bulli?

"Spesso sono giovani che abbandonano la scuola e pensano di poter far soldi con attività illecite, quasi sempre hanno famiglie poco presenti. Sono per lo più maschi e maggiorenni, ma aumentano le ragazze e anche i minorenni perché si è abbassata l’età di accesso ad alcune forme di divertimento. Le azioni violente talvolta sono progettate sul web".