
Non è il pulmino Volkswagen della generazione Peace and love, ma lo spirito con cui affronterà la sua avventura più lunga è lo stesso. Alle spalle si lascerà tutto. Non potrà portare con sé il lavoro, gli affetti familiari, gli amici, legami e obblighi, bagaglio leggero, sei mesi on the road alla scoperta, lenta, dell’Italia, in tutto il suo perimetro da ovest e nord e poi giù da est a sud, isole comprese, quasi ottomila chilometri in sei mesi. Punto di partenza la Toscana.
Ma su questo Westfalia dell’età di quarant’anni ci saranno Alessandro Mangione e Irene Stori, compagni di vita, di 31 e 32 anni, di Firenze. Che c’entra Arezzo? C’entra, perché il sogno di mollare tutto e partire su quel van è nato qua e qua finirà perché Arezzo sarà l’ultima tappa del lungo viaggio. "Per trent’anni non sono quasi mai uscito da Firenze. Poi ho conosciuto Irene che mi ha fatto innamorare del mondo, poi grazie al mio amico aretino Leonardo Giuliattini, ho scoperto quanto è divertente viaggiare con il Westfalia con cui abbiamo girato la Toscana. E’ stato in quella occasione che ho deciso". Alessandro Mangione ha cambiato vita. Con Irene aveva già scoperto e amato l’avventura, in Cina, in Norvegia, in Danimarca, in Inghilterra, l’Asia, il grande amore dove sarebbero tornati quest’anno per altri sette mesi. Poi è arrivato il Covid a scombussolare tutti i programmi anche se nel frattempo avevano già lasciato il lavoro e disdetto l’affitto. Poi è spuntato un vecchio sogno, coltivato da entrambi ma sempre rimasto nel cassetto.
"Una sera sul divano ci siamo detti che avevamo visto mezzo mondo ma mai le Dolomiti, il Trentino, la Costiera Amalfitana - racconta Alessandro - facciamo un tour in Italia, allora, guardiamola tutta con calma. E abbiamo cominciato a lavorare al van per ristrutturarlo". Irene e Alessandro lo stanno smantellando e ricostruendo per adeguarlo alle nuove esigenze, per renderlo la loro nuova casa. Partenza prevista, forse, metà luglio. Prima tappa Liguria, poi Piemonte, Friuli, Adriatico, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, entroterra umbro, Molise, Gargano, fino alla Calabria e la Sicilia. L’obiettivo è toccare tutte le regioni italiane e tutti i siti Unesco.
E i soldi? Erano già stati messi da parte lavorando un anno in Olanda, ma anche in un supermercato e in una gelateria. "Avevamo la sensazione di sprecare gli anni miglior della nostra vita, di non essere felici - spiegano Alessandro e Irene - abbiamo preso questa decisione e cominciato a risparmiare facendo sacrifici, togliendo il superfluo, rivedendo il nostro rapporto con il denaro. La motivazione era importante, l’obiettivo altissimo". I ragazzi racconteranno giornate e scoperte su Instagram. C’è chi ha già saputo della loro avventura e si è offerto di ospitarli o di pagare il traghetto per le isole. D’altronde il loro sogno on the road è il sogno di tanti, di intere generazioni. Se non ora, quando?