
Mezzo secolo di storia sfila sul red carpet del Castiglioni Film Festival, sottobraccio a Enrico Vanzina e Maurizio Mattioli. Due "giganti" della commedia italiana che raccontano la passione per un mestiere e la gratitudine per il "privilegio di averlo potuto fare". Sarà così anche per il regista toscano Neri Parenti che stasera animerà il terzo rendez vous nell’area del Cassero trasformata in set a cielo aperto per la settima edizione della rassegna voluta dall’amministrazione comunale "in maniera tenace per celebrare la settima arte in tutte le sue dimensioni" scandisce l’assessore alla cultura Massimiliano Lachi che con il sindaco Mario Agnelli ieri ha accolto la guest star Milena Vukotic nell’omaggio alla maschera del ragioner Fantozzi di cui è stata moglie fedele nei panni della "signora Pina".
Dei molti anni sul set con Paolo Villaggio parlerà anche Neri Parenti che ha firmato sei lungometraggi della fortunata saga. Milena Vukotic non è stata solo la "signora Pina" ma molto altro sul grande schermo, in tv, a teatro e proprio sul palcoscenico dello "Spina" insieme al regista Alessandro Pondi ha ripercorso le tappe della carriera e ricevuto il premio già assegnato ai "mattatori" della prima serata, Vanzina e Mattioli.
I due artisti hanno affascinato il pubblico nella conversazione con il critico cinematografico Paolo Calcagno ricostruendo vite e carriere, dagli esordi ai successi. Enrico Vanzina avrebbe dovuto essere ambasciatore, secondo le intenzioni della madre, ma il padre, Steno, uno dei più grandi registi del dopoguerra, lo chiamò a scrivere la sceneggiatura di "Febbre da cavallo" e "quando lesse la scena del processo a Gigi Proietti davanti al giudice Adolfo Cieli, mi disse: tu da grande farai lo sceneggiatore. Ho cominciato lì il cinema". Toccante il ricordo del fratello Carlo Vanzina che iniziò come aiuto di Mario Monicelli e di un legame di famiglia che va oltre lo spazio temporale: "Mi considero parte di un ristorante che si chiama ‘Steno, Carlo, Enrico’. Ora non c’è più Steno, non c’è più Carlo, ci sono io .
Lucia Bigozzi