
Nel centro socio sanitario ora c’è un posto per le mamme che allattano
A Cavriglia, nella frazione di Castelnuovo dei Sabbioni, all’interno del centro socio - sanitario, è stato inaugurato sabato mattina il il nuovo "Baby Pit-Stop", uno spazio riservato e dedicato all’interno dell’ambulatorio pediatrico e di medicina generale dove le madri potranno allattare i loro bambini in tranquillità e lontano da occhi indiscreti. Questo progetto nasce 10 anni fa da un’iniziativa dell’Unicef, ha oltre 900 punti in tutta Italia e si conta, entro il 2026, di arrivare a 1500. In Valdarno è il quarto che viene inaugurato nel corso degli ultimi anni; è presente a San Giovanni Valdarno, all’interno della casa della cultura Palomar, a Montevarchi al centro culturale "Ginestra Fabbrica della Conoscenza" e all’ospedale della Gruccia ormai dal 2018. "Con l’inaugurazione del Baby Pit Stop di oggi – afferma il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – il Comune di Cavriglia prosegue la sua attenzione relativamente alle politiche sociali e al sostegno alla genitorialità. Già nel corso degli anni passati erano state poste in essere iniziative di tale tipo". "Predisporre nei territori i presidi del Baby pit stop- ha commentato la dottorezza Stefania Mugnai responsabile dei servizi consultoriali della zona Valdarno - ha un duplice valore: il primo è l’attenzione che l’Ente l’Istituzione dedica alle donne che allattano, per garantire uno spazio per allattare, in un luogo riservato e confortevole . Il secondo, ancora più importante, è quello di mettere sotto i riflettori, sottoponendo all’attenzione di tutta la comunità il tema dell’allattamento. L’allattamento al seno non è solo un momento esclusivo fra mamma e bambino, ma tutta la comunità appunto deve sostenere questa pratica. " Ci vuole un villaggio per crescere un bambino " cita un vecchio proverbio africano. La famiglia non basta , ci vuole una rete più ampia , una comunità che sappia offrire ulteriori relazioni e opportunità di crescita. La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, sottoscritta anche dall’Italia, prevede che il benessere e gli interessi dei bambini e dei ragazzi siano da considerarsi sempre preminenti rispetto a quelli degli adulti".
Massimo Bagiardi