
Muore folgorato per il compleanno La fine in ospedale, donati gli organi
Muore folgorato. Gabriele Lusini, 21 anni, di Chitignano non ce l’ha fatta. Si è spenta anche l’ultima speranza alla quale tutta la comunità casentinese era rimasta appesa da lunedì sera quando una tragica fatalità ha mandato in arresto cardiaco Gabriele, caduto a terra privo di sensi probabilmente dopo aver agganciato o magari solo sfiorato con l’amo della canna da pesca la linea elettrica sovrastante al punto in cui stava pescando, alimentata a 220V.
Non è certo se ci sia stato un vero contatto, a volte basta che le canne in carbonio si avvicinino ai fili elettrici per catturare la scossa potente e fatale.
E’ morto ieri, nel giorno in cui aveva compiuto 21 anni: ma nella piena incoscienza, in quella sala di rianimazione dalla quale non è uscito vivo. Alle 17 l’ospedale fiorentino di Careggi dove era stato trasportato lunedì sera in gravissime condizioni, ne ha dichiarato la morte clinica.
Intorno alle 18 di lunedì Gabriele, uscito dall’azienda Ceg di Bibbiena in cui lavorava, era passato a prendere il cuginetto di 14 anni per andare insieme a pescare lungo la pista ciclabile conosciuta come Via San Francesco. Se ci sia stato contatto diretto con i cavi elettrici al momento non è chiaro ma dopo aver lanciato l’amo verso il torrente Gabriele si è sentito male, ha avvertito dei formicolii ed è caduto a terra senza sensi andando in arresto cardiaco.
A lanciare l’allarme il cugino: qualcuno dei primi arrivati dovrebbe aver iniziato le manovre di rianimazione in attesa dei soccorritori del 118, arrivati di gran carriera e che lo hanno stabilizzato sul posto. Il giovane è stato poi trasportato dall’elisoccorso Pegaso all’ospedale fiorentino di Careggi.
Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e i medici nella mattinata di ieri hanno dichiarato prima la morte celebrale poi nel pomeriggio quella clinica. La famiglia ha autorizzato l’espianto di organi. Gabriele era un giovane molto conosciuto nella vallata. Originario di Chitignano, frequentava spesso Bibbiena dove lavorava e giocava a calcio nella Bibbienese Calcio. La mamma lavora come parrucchiera a Soci mentre il padre gestisce un’azienda che produce carta a Bibbiena.
La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità, che si è stretta intorno alla famiglia. La camera ardente è stata aperta ieri sera ed è stata invasa da un’ondata di amici accorsi a dare l’ultimo saluto a Gabriele, ricordato come un ragazzo bravo, sportivo e amato da tutti. "È con profonda tristezza che ci uniamo al dolore di tutta la comunità – si legge nella nota pubblicata dal comune di Chitignano - il tragico incidente avvenuto a Gabriele ha sconvolto tutti e lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di coloro che lo conoscevano e che avevano avuto il privilegio di condividere momenti preziosi con lui". Il sindaco Valentina Calbi ha dichiarato una giornata di lutto cittadino. Quasi inevitabile in un paese dove tutti si conoscono e dove un filo pur invisibile passa di casa in casa.
Gabriele scendeva a Bibbiena spesso, anzi tutti i giorni: intanto per lavoro e poi per andare a trovare i nonni materni, nella zona di Soci, lì dove la mamma ha il suo negozio di parrucchiera. La pesca era solo un hobby, di quelli che lo aiutavano a spezzare la giornata e a godersi la natura che amava. Alla vigilia dei suoi 21 anni: pochi, davvero pochi per morire.