MARCO CORSI
Cronaca

Montevarchi ha ospitato la Convention del Terziario Donna di Confcommercio

I temi principali del dibattito hanno riguardato le dinamiche internazionali, la sostenibilità, le strategie comunicative per le imprese, le politiche energetiche, il valore del Made in Italy e le opportunità legate alla certificazione di parità di genere.

La convention di Montevarchi

La convention di Montevarchi

Montevarchi ha ospitato in questi giorni, al Palazzo del Podestà, la Convention nazionale di Terziario Donna Confcommercio, dal titolo "Economia in movimento: i confini del futuro". L’evento, organizzato nell’ambito di TDLAB 2025, che si è chiuso ieri e ha visto la partecipazione di oltre 100 imprenditrici provenienti da tutta Italia, che si sono confrontate su temi cruciali come le trasformazioni geopolitiche in corso e il loro impatto sull'economia globale, la società e il futuro del lavoro. La Convention rappresenta l’appuntamento annuale di riferimento per il Gruppo Terziario Donna, che all'interno di Confcommercio dà voce a oltre 250.000 imprenditrici dei settori commercio, turismo, servizi e professioni. A Montevarchi anche la Presidente nazionale Anna Lapini e una delegazione di vertici Confcommercio. I temi principali del dibattito hanno riguardato le dinamiche internazionali, la sostenibilità, le strategie comunicative per le imprese, le politiche energetiche, il valore del Made in Italy e le opportunità legate alla certificazione di parità di genere. Ieri mattina ha portato i suoi saluti anche il Prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo.

Con 63 gruppi attivi su tutto il territorio nazionale, tra cui 56 territoriali, 5 regionali e 2 di categoria, il Terziario Donna è oggi un punto di riferimento per la promozione della cultura imprenditoriale femminile. Un impegno che va oltre la rappresentanza sindacale, per farsi motore di opinione e innovazione, in linea con le strategie di Confcommercio. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio, il terziario è il settore economico di elezione per l’imprenditoria femminile italiana: il 68% delle imprenditrici opera nei settori commercio, turismo, servizi e professioni. Su 1 milione e 325mila imprese femminili attive in Italia nel 2024 (il 22,2% del totale), oltre un terzo degli imprenditori nel terziario è donna (36,2%). Aumentare questa quota anche solo dell’1% genererebbe, secondo le stime, 2 miliardi di euro di PIL aggiuntivo.