
I fatti contestati al primario di un ospedale aretino risalgono al maggio 2024
Arezzo, 17 luglio 2025 – Il primario di un ospedale aretino ha patteggiato una pena di 11 mesi (pena sospesa) per violenza sessuale nei confronti di una dottoressa del suo stesso reparto che secondo l’accusa avrebbe molestato. I fatti contestati risalgono al maggio 2024 mentre la sentenza è stata emessa nella primavera scorsa.
Tutto è partito a seguito della segnalazione della dottoressa alla Usl: ha riferito di essere stata molestata e ha presentato la segnalazione per violazioni del codice deontologico. La donna ha riferito di tre episodi ravvicinati nel tempo in cui il primario l’avrebbe molestata, uno di questi sarebbe avvenuto in sala operatoria, anche se gli altri medici presenti avrebbero riferito di non essersi accorti di nulla.
Una vicenda finita sul tavolo dell’allora direttore generale della Usl. Che analizza le carte e ravvisando gli estremi della violenza sessuale, aveva immediatamente trasmesso gli atti alla procura. Il magistrato titolare del fascicolo, Laura Taddei, avvia le indagini per fare luce sulla vicenda.
Lo stesso pm, dopo le indagini preliminari, aveva depositato un avviso di chiusura indagine, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. La difesa del primario ha optato per il patteggiamento che si è tenuto davanti al gip Claudio Lara . Attualmente, è ancora in corso il procedimento disciplinare interno a carico del primario.