FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Migranti, un altro Cas in Casentino. De Luca: "Eviteremo le tendopoli"

A Calbenzano di Subbiano sono arrivate 30 persone all’ex ristorante che si affaccia sulla strada 71. Il prefetto avvia i colloqui con i sindaci divisi per vallata: "Situazione delicata, ognuno faccia il suo dovere".

Migranti, un altro Cas in Casentino. De Luca: "Eviteremo le tendopoli"

Un nuovo centro di accoglienza straordinaria per i migranti ha aperto nei giorni scorsi ed è già oltre la metà della capienza. Di fronte ai continui arrivi si trovano soluzioni più o meno emergenziali: come a Calbenzano, vicino a Subbiano, dove si usano i locali dell’ex ristorante "Dal Bocci" che si affaccia sulla strada regionale 71.

Un Cas gestito dalla cooperativa Arca Etrusca di Rassina che in questo momento ospita 30 persone e che al massimo può contenerne una cinquantina. Una situazione delicata per una frazione che ha poco più di 100 abitanti e che l’anno scorso era balzata agli onori della cronaca per l’omicidio di Assunta Andreini, soffocata dal figlio Manuele con un cuscino.

"Il numero dei migranti ospitati in questo momento nelle strutture della provincia ha superato quota 700 – rivela il prefetto Maddalena De Luca – sappiamo bene cosa ci aspetta nelle prossime settimane perché al nostro territorio tocca circa l’1% dei chi sbarca sulle coste italiane. Inutile negare che il momento è delicato ma quasi tutti i sindaci stanno collaborando e questo è sicuramente il modo migliore per gestire questa emergenza".

Inutile cercare di approfondire a chi è riferito quel "quasi", di certo De Luca vuole scongiurare il ricorso alle tendopoli più volte evocate a livello nazionale per un flusso che non sembra fermarsi mai: "È una soluzione alla quale non voglio nemmeno pensare – continua il prefetto – comprendo benissimo le difficoltà nel reperire strutture adeguate e disponibili. Detto questo, ripeto che ognuno deve fare la sua parte, con il senso di responsabilità che finora ho ampiamente riscontrato".

De Luca ha avviato una serie di incontri con gli amministratori divisi per vallata: "Ho iniziato con il Casentino e proseguirò con la Valdichiana per poi arrivare anche a Valdarno e Valtiberina. Credo che con questa metodologia si possano attivare sinergie importanti e produttive per gestire i flussi che ci vengono affidati".

Una delle questioni aperte in questi giorni è quella dei nuovi Cpr, centri di permanenza per il rimpatrio che il governo vorrebbe mettere in ogni regione con una capienza da 50 a 200 persone. Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha però detto no all’ipotesi.