
L' assessore Menchetti
Arezzo, 26 maggio 2025 – “Ho presentato un’interrogazione all’assessore al bilancio Alberto Merelli sulla procedura di vendita degli immobili comunali noti come ex macelli situati in via Uguccione della Faggiola.
Credo sia opportuno avere le dovute risposte alle varie perplessità che suscita l’operazione. Innanzitutto, la perizia di stima dei beni, richiamata nel provvedimento dirigenziale che ha approvato l’avviso d’asta pubblica, risale al 9 maggio 2024, risultando quindi piuttosto datato.
Questa circostanza contrasta con il regolamento comunale per l’alienazione dei beni immobili che prevede invece una perizia non solo dettagliata ma anche aggiornata.
Veniamo poi al criterio di valutazione adottato: i bene sono stimati in 240.000 euro, poco sotto alla soglia di 260.000 che, sempre secondo il regolamento, richiederebbe la redazione della perizia da parte di una terna di tecnici dell’amministrazione comunale.
Ovviamente, in tal modo, la stima può essere affidata a uno soltanto e così è stato fatto, incaricando il dirigente del servizio patrimonio di cui peraltro non è chiaro se sia o meno a interim. Chiedo inoltre chiarimenti sull’esito dell’asta pubblica, sul numero dei partecipanti, sull’eventuale aggiudicazione e sull’importo incamerato.
Il provvedimento dirigenziale da cui tutto l’iter è scaturito pare stabilire che l’aggiudicazione stessa sia subordinata all’aggiornamento del piano delle alienazioni da parte del Consiglio Comunale. C’è una delibera con la quale è stato approvato il piano delle alienazioni immobiliari dell’ente che includa quindi gli ex macelli?
In sua assenza il Comune di Arezzo sarebbe esposto al rischio di azioni legali di risarcimento e richiesta danni. Infine, perché non si è proceduto prima del bando a consultare la Asl per capire se esistesse un suo interesse per gli immobili, considerata la loro contiguità con l’ospedale San Donato e i rapporti di collaborazione interistituzionale già in essere che hanno portato alla concessione di altre proprietà comunali alla stessa azienda sanitaria?
Tema anche questo che andrebbe chiarito, al di là dell’aver suscitato già qualche schermaglia politica tra giunta e un partito di opposizione, in maniera lampante”.