
Un’altra fermata nel lungo percorso di Medioetruria. Stamani a Roma si riunirà di nuovo il tavolo tecnico istituito al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per trovare il luogo più produttivo dove mettere la stazione dell’alta velocità. Gli esperti del ministero dovrebbero fornire dati ufficiali sui pro e contro delle varie ipotesi che negli anni si sono affacciate.
Oggi le alternative rimaste sul campo sono due, con altrettante tifoserie al seguito. La prima è Rigutino su cui convergono i consensi di tutti i sindaci dell’Aretino (l’unica eccezione è il cortonese Meoni), del presidente della Provincia Polcri e del presidente della Regione Giani. La seconda è Creti che invece ha coagulato gli interessi di Siena e Perugia, anche se l’Altotevere umbro ha espresso la sua preferenza per Rigutino. Un bailamme in cui si confondono bandiere politiche e posizioni campanilistiche in cui solo un serio esame dei reali bacini d’utenza potrà mettere la parola fine su un dibattito stucchevole. Ravvivato dalle parole del sindaco di Siena Nicoletta Fabio che ha chiesto che "l’impegno preso dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in campagna elettorale, per realizzare una stazione che sia baricentrica rispetto alle province di Siena e Arezzo e all’Umbria, venga mantenuto". Siena spinge dunque per Creti.
Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli non commenta le frasi del sindaco senese e si concentra invece sulle questioni tecniche che dovrebbero emergere oggi: "La collega senese fa il suo gioco e io non ho nulla da dire ma non mi risulta che siamo già al giorno della scelta definitiva – spiega Ghinelli – ci sarà un’analisi numerica sul contesto, sui bacini di utenza e sui tempi di percorrenza che sarà presentata. Verranno poi rinviate ad altra data le scelte su questo studio, coinvolgendo la politica. Ma ne parlo da spettatore esterno".
Il sindaco non nasconde la sua fiducia sulla possibilità che la scelta ricada su Rigutino: "Sappiamo che la stazione sarà localizzata comunque in territorio toscano, per questo chi ha titolo per dare il suo consenso a una localizzazione piuttosto che a un’altra è la Regione Toscana. E mi pare di poter dire che il presidente Giani abbia ripetuto più volte che Rigutino è la soluzione migliore rispetto a quelle che sono oggi sul tavolo. La sua voce non potrà non pesare sulla scelta".
All’attacco del sindaco Fabio si scagliano invece Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, consiglieri regionali del Pd: "Rigutino è una localizzazione utile per tutti – dicono – prova ne è che la stessa Umbria aveva scelto quella localizzazione nel proprio piano dei trasporti, prima che intervenissero valutazioni diverse di tipo politico e difficilmente comprensibili dal punto di vista tecnico. Qui non siamo in corsa per il ‘Palio della localizzazione’".