FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Medioetruria fa i conti con l’oste

I gestori dei treni dell'alta velocità decidono se la fermata nella Valdichiana aretina può essere remunerativa o se rinforzare Arezzo e Chiusi sia sufficiente. Una sfida campanilistica che cambia oggi con l'arrivo degli osti dell'alta velocità a Medioetruria.

Un detto accompagnava i viandanti: fare i conti senza l’oste. In passato poteva capitare che chi viaggiava, abituato a sostare in locande per spendere poco, litigasse con il padrone per il prezzo troppo alto. I viandanti moderni vorrebbero invece salire su treni dell’alta velocità di Medioetruria, che per ora è soltanto mostro a due teste tra Rigutino e Creti. Nella stazione della Via Crucis entrano in scena i gestori dei convogli veloci: solo Trenitalia e Italo, al tavolo ministeriale di oggi, possono dire se davvero serve una fermata nella Valdichiana aretina può essere remunerativa o se ci si può accontentare di rinforzare Arezzo e Chiusi. Sono stati anni di botta e risposta campanilistici. Oggi cambia tutto: gli osti dell’alta velocità fanno il conto a Medioetruria.