Arezzo, 22 agosto 2024 – Viveva da molti anni in Valdarno l'avvocato Felice Maurizio D'Ettore, stroncato da un malore questa mattina mentre si trovava in vacanza con la famiglia in Calabria. Una terra, quella valdarnese che D'Ettore, nato nel Sud Italia, aveva abbracciato fin da giovane, fissandone la residenza. Professore ordinario di diritto privato presso la Scuola di Economia e Management dell'Università degli Studi di Firenze dal 2005, in precedenza aveva insegnato all'Università degli Studi dell'Insubria. Era stato anche consigliere comunale a Bucine dal 1995 al 1999 e dal 2004 al 2009. Dal 2007 aveva assunto il ruolo di coordinatore provinciale del Popolo delle Libertà prima e di Forza Italia poi. Era stato anche il vicepresidente dell’Agenzia regionale di Sanità della Toscana. Nel 2018, alle elezioni politiche, era stato eletto alla Camera dei Deputati, nel collegio uninominale di Arezzo, sostenuto dalla coalizione di centro-destra.
Nel maggio del 2021, insieme all'amico Stefano Mugnai, aveva deciso di lasciare gli azzurri e di aderire a Coraggio Italia, il nuovo partito fondato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro insieme al Governatore della Liguria Giovanni Toti e a numerosi parlamentari di diversa provenienza. Nel 2022 l'adesione all'associazione "Vinciamo Italia" e successivamente il passaggio, poco prima delle ultime elezioni politiche, a Fratelli d’Italia. Lo scorso mese di gennaio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo aveva nominato presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta’ personale. Un incarico prestigioso di cinque anni, a capo di un organismo statale indipendente in grado di monitorare, visitandoli, i luoghi di privazione della libertà. Oltre al carcere, i luoghi di polizia, i centri per gli immigrati, le Residenze per le misure di sicurezza -REMS, recentemente istituite dopo la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, gli SPDC -cioè i reparti dove si effettuano i trattamenti sanitari obbligatori. Scopo delle visite era quello di individuare eventuali criticità e, in un rapporto di collaborazione con le autorità responsabili, trovare soluzioni per risolverle. Un incarico che D'Ettore aveva accolto con grande orgoglio e con senso di responsabilità. Stamani il decesso, improvviso, in una terra, la Calabria, che D’Ettore amava profondamente, a 1000 km di distanza dal “suo” Valdarno.