Marcia indietro, si riaccende tutto Stop ai risparmi sulle ore di luce

Pioggia di segnalazioni sulla scarsa sicurezza dalle 6 in poi. Vertice straordinario della giunta sul dietrofront. Restano i risparmi in Comune sullo smart workink del venerdì e lo spegnimento notturno dei parchi

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di Alberto Pierini

AREZZO

"Quando arrivo in negozio attraverso la rotatoria del Rossellino sventolando il display del telefonino: non è normale". Katia ha un bar in via Petrarca, un’attività frequentata da tanta gente, che lì confluisce di passaggio o dagli uffici intorno. Apre alle 6 di mattina, quando fino a ieri il buio era davvero pesto. Giovane, di certo nessuna paura di girare anche da sola: ma il suo piccolo allarme lo aveva dato. Uno dei mille arrivati non solo alle nostre redazioni ma anche al Comune. Che alla fine ha deciso almeno per ora di dire stop. Stop al buio e stop ad una delle parti più importanti del decalogo sul risparmio che aveva studiato.

"Le proteste – ammette Marco Sacchetti – erano continue, corroborate anche da segnalazioni della polizia municipale: la linea del risparmio è imposta dai tempi ma nessuno la vuole mettere davanti alla sicurezza".

Quindi i lampioni si riaccendono. Esattamente nei tempi e alle forme alle quali eravamo abituati prima di questo giro di vite. Anche se la ripartenza dovrà in piccolo essere graduale. "Si tratta di registrare di nuovo gli impianti, che erano stati programmati con i nuovi orari: ma non ci vorrà molto".

La novità era nell’aria dopo che la prima frenata di pochi giorni fa non aveva spento le proteste. C’era stato infatti un primo ampliamento delle ore di luce: in pratica il ritardo dell’accensione serale era stato ridotto da un’ora a venti minuti. Ma il problema grosso che rimaneva a galla era quello della mattina.

Non tutti ce ne accorgiamo ma sono tante le attività che si mettono in moto presto, prestissimo. Le troviamo aperte al momento di uscire ma presuppongono l’accensione delle macchine, i rifornimenti e tante piccole operazioni che partono prima dell’alba. E che mordevano il freno.

In particolare le zone indicate come critiche erano quelle incrociate alla circolazione. Il buio in certe zone strategiche un pizzico di pericolo lo portava con sè. Pensiamo sempre al caso di via Petrarca: il Baldaccio, turisti a parte, ha un suo pubblico di riferimento in chi ha i box interni o parcheggia ogni giorno per lavoro. E l’attraversamento di una rotatoria in mezzo ai viali non è banale, perfino di giorno, figuriamoci di notte e al buio.

Uno dei tanti petali di un problema che ha spinto la giunta a ripensarci.

Motivo? "Considerando il carattere di sperimentazione di tale provvedimento, raccolte segnalazioni di criticità da parte di cittadini e imprese e valutato che con l’approssimarsi delle festività natalizie sono previsti un elevato afflusso turistico e un conseguente incremento della circolazione anche nelle ore notturne, in analogia a quanto fatto da altre realtà amministrative (ad esempio il Comune di Ravenna), è stato deciso di ripristinare i regolari orari di accensione e spegnimento dell’intera illuminazione pubblica.

Sono state infatti valutate e condivise le situazioni di maggiore disagio che si sono verificate in queste settimane, in particolare sulla percezione di una minore sicurezza e dei maggiori rischi per la mobilità soprattutto nelle prime ore del mattino".

Restano in piedi le altre misure decise a novembre. Intanto lo spegnimento notturno dei parchi: non tutti ma quelli recintati e che quindi possano essere tenuti al buio senza rischio di portare pericoli di altro tipo ai loro eventuali utenti. E resta in piedi la manovra di risparmio interna al Comune. Ormai da un paio di settimane ogni venerdì è giornata di smart workink, chi può e chi ne ha le condizioni lavora da casa. Gli altri se sono allo sportello proseguono nei loro soliti compiti. Se invece non hanno a domicilio i mezzi tecnici per il lavoro da remoto, vengono raggruppati in un salone del Comune: sorta di smart working non da casa ma da Palazzo Cavallo. E questo è un esperimento che ha trovato un consenso molto diffuso e che funzionando.

Certo, secondo le stime del Comune le ore di luce risparmiate avrebbero avuto un effetto sui bilanci più incisivo. Ma per ora tornano nel cassetto. Insieme alla torcia e al cellulare, da ora in poi pronto da sventolare solo ai grandi concerti.