Entra nel vivo la maratona degli acquisti. Un piatto ricco visto che le vendite di Natale solo in città muoveranno un giro d’affari per circa 20milioni, quasi 60 in tutta la provincia, se prendiamo come riferimento i 195 euro in media a persona che secondo un’indagine di Confcommercio ogni aretino spenderà per i regali da mettere sotto l’albero. I negozi avranno a disposizione questo e il prossimo fine settimana per giocarsi il tutto per tutto contando anche sugli arrivi della Città di Natale. Poco più di una settimana per provare con i ricavi delle feste, a ripianare in alcuni casi anche i bilanci di un’intera stagione. Per chi si deve mettere alla ricerca del regalo giusto da fare ad amici e parenti, questi sono i giorni di punta. Secondo un’indagine di Confcommercio cresce l’interesse verso i negozi di vicinato; sono gli stessi presi d’assalto nei fine settimana quando la Città del Natale si incrocia con le vie dello shopping. A fare acquisti saranno tre aretini su 4, il 74,5%, il 3% in più rispetto al 2022.
Cosa regaleremo di più? In cima alla lista dei desideri restano le cose utili. E così spazio alle specialità enogastronomiche, ai prodotti per la cura della persona, ma anche capi di abbigliamento, libri e giocattoli. Spenderemo dicevamo, una media di 195 euro a testa aumentando di fatto il budget rispetto al passato visto che negli ultimi tre anni la spesa media si aggirava intorno ai 160 euro, 157 a Natale 2022. Ma non è tutto oro quello che luccica visto che quest’anno l’inflazione si mangerà l’aumento apparente di budget. L’indagine di Format Research per Confcommercio dice che in linea con i dati toscani, otto aretini su dieci vivranno le festività all’insegna del risparmio, limitando un pò gli acquisti. Il 15,8% non prevede di viverle in maniera diversa rispetto allo scorso anno, solo il 4% ha intenzione di spendere di più. Le preoccupazioni sono soprattutto per l’aumento di prodotti e servizi, bollette luce e gas in testa. Tre su 4 faranno sicuramente i regali di Natale visto che nonostante le difficoltà legate alla congiuntura, non si intende rinunciare alle tradizioni. Solo 4 su dieci si erano detti propensi a fare acquisti nella prima metà del mese, per tutti gli altri la caccia al pacchetto scatta da oggi in poi.
Angela Baldi