Francesca Mannocchi, dall’inizio della guerra in Ucraina, è tra i giornalisti italiani che hanno raccontato da vicino il conflitto, raccogliendo testimonianze dal campo di battaglia. Nell’ultimo anno ha curato per La7 numerosi reportage, collabora con L’Espresso e La Stampa e con testate internazionali come Al Jazeera, The Guardian e The Observer. Nel corso della sua carriera è stata in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto e Turchia, per accendere i riflettori sugli scenari di crisi globale. Ha affiancato al lavoro di giornalista quello di scrittrice e nel 2021 ha ricevuto il Premio Ischia internazionale di giornalismo. Suo interlocutore sarà Vittorio Emanuele Parsi, politologo, saggista e accademico. I suoi ambiti di ricerca riguardano principalmente le relazioni transatlantiche, le politiche di sicurezza in Medio Oriente e nel Mediterraneo e il rapporto tra economia e politica nelle grandi trasformazioni di sistema. È stato capitano di fregata della Marina Militare, dove ha servito fino al 2021. Ha tenuto lezioni e seminari sia in Italia che all’estero. Il suo ultimo libro, edito da Bompiani, è "Il posto della guerra e il costo della libertà".
CronacaMannocchi, vita da inviata di guerra
Mannocchi, vita da inviata di guerra
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