Mai vaccinata: muore di Covid a 45 anni Mentre riprendono le ricadute polmonari

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Non si era mai voluta vaccinare: legittimo, ci mancherebbe, almeno fino a quando l’obbligo della vaccinazione non diventerà una legge. E forse non succederà mai. Ma il Covid alla fine è stato più forte di lei. E’ morta, è morta a 45 anni. Colpisce come tutti quelli che nel corso di questi tre anni si sono arresi alla pandemia. Colpisce anche perché una delle vittime più giovani nella nostra provincia.

Come sempre pochissime indicazioni, nel rispetto del privato di ciascuno. Si sa solo che non si era vaccinata, a differenza di chi magari lo aveva fatto senza mai completare almeno il primo ciclo della vaccinazione. E che era rimasta a lungo in ospedale. Era entrata per Covid, di Covid muore, anche se poi le sue condizioni pare fossero comunque delicate.

E filtra anche che la sua battaglia la stava per vincere: ma si sa, il virus non lo puoi mai dare per finito. Nella vicenda personale come in quella collettiva.

Ieri era un lunedì, uno di quei giorni che non viaggiano sui grandi numeri, perché i tamponi sono pochi: ma 118 positivi su un totale di 445 test sono comunque tanta roba. Equivalgono ad una media del 26%, che è poi quella intorno alla quale ci stiamo stabilizzati nell’ultima settimana.

Le ricadute ospedaliere restano per fortuna limitate, anche se ripartono anche qui le ricadute polmonari. Ma perfino in una giornata dai numeri più bassi sono comunque ventidue gli over 80 che hanno scoperto di essere positivi, rilanciando il nodo della quarta dose da molti ignorata. E il totale degli attuali contagiati chiusi in casa supera quota 2200. Il picco dovrebbe arrivare tra la metà e la fine di luglio. Ma è solo il picco di questa ondata: fino a quando andremo avanti?