Arezzo, 18 agosto 2024 – “Sono contento che rivedendo le foto l’Arezzo calcio abbia deciso di non pubblicare alcune immagini scattate all’interno della cattedrale per presentare la nuova maglia, immagini che erano forse meno adatte, non opportune, all’interno di un luogo sacro così importante come la nostra cattedrale". Le parole sono quelle di Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, intervenuto circa il clamore sollevato dalla presentazione delle nuove maglie dell’Arezzo calcio per la stagione ormai alle porte. Nelle parole del vescovo un plauso per la scelta dell’immagine della Madonna del Conforto, ma anche per aver rimosso alcuni scatti ritenuti non idonei.
Non è la prima volta che la squadra di calcio incontra luoghi e simboli sacri. Lo scorso anno, ad esempio, la prima maglia amaranto presentava un richiamo evidente con quella anni ’80 indossata da Menchino Neri che fu protagonista del video per il lancio del kit su cui campeggiava "tono su tono" lo skyline della Pieve, set proprio del cortometraggio. Stesso set anche per la terza maglia dello scorso anno color oro, con il richiamo al busto di San Donato, ma anche qui tono su tono e soprattutto un’immagine stilizzata e ripetuta nella trama della maglia. Quest’anno la scelta della società amaranto e dell’azienda che fornisce l’abbigliamento tecnico, Rever Iconic - di proprietà di Francesca Manzo, figlia del presidente del Cavallino - è ricaduta per la prima maglia sull’immagine sacra della Madonna del Conforto. Amaranto lo sfondo e tanti inserti dell’immagina sacra (in bianco) su spalle e fianchi. Una scelta che ha diviso i tifosi, apprezzata dal vescovo. "Aver riportato l’immagine della Madonna del Conforto mi sembra una scelta che vuole sottolineare il legame del territorio, il sentire popolare, con la tradizione religiosa in particolare di devozione a Maria che ci accompagna - sottolinea il vescovo Andrea - una attenzione e una delicatezza che l’Arezzo Calcio rivolge anche al mondo della vita ecclesiale e di tutti quelli che sono devoti della Madonna del Conforto".
Il dibattito già acceso si è infuocato sulla seconda maglia, non per lo stile che richiama quella della stagione 1997-1998, quanto semmai per la scelta di far posare una modella spalle all’altare maggiore, quasi sdraiata sugli scalini in pose che decine di tifosi - alcuni pur professandosi come non assidui frequentatori di luoghi religiosi - hanno commentato come "sensuali e ammiccanti". Da qui la scelta del club di rimuovere il post e i commenti, pubblicando nella serata di venerdì altri scatti, al tramonto, sulla scalinata esterna del duomo. Una decisione frutto anche della telefonata intercorsa tra il vescovo Migliavacca e il presidente dell’Arezzo, Guglielmo Manzo. "Dopo il cordiale colloquio con il vescovo - spiega il presidente del Cavallino - confermo che per quanto ci riguarda l’ingresso in cattedrale era stato preventivamente concordato e che il nostro intento era, ed è, quello di rendere devoto omaggio ai simboli religiosi della città, come già avvenuto lo scorso anno con l’effigie di San Donato. Abbiamo ritirato le immagini in questione e consideriamo chiuso l’equivoco che si è creato, non certo per nostra volontà e in assoluta buona fede". Parole a cui sono seguite quella di Francesco Manzo, titolare di Rever Iconic. "Quello che come Rever Iconic abbiamo proposto nella realizzazione delle maglie dell’Arezzo, sia lo scorso anno che quest’anno è un omaggio ai simboli religiosi della città, nel segno di una devozione che anche personalmente mi appartiene - spiega Francesca - Per questo abbiamo ambientato nel luogo religioso più importante della città i primi scatti di presentazione delle nuove maglie, ai quali seguiranno altri shooting più classici nei prossimi giorni con i calciatori dell’Arezzo. Profondamente dispiaciuta che questa iniziativa sia stata da qualcuno diversamente interpretata ritiriamo le prime foto di presentazione ma siamo e restiamo orgogliosi delle nostre maglie, della loro storia e di quello che rappresentano".
Rimosso il post quindi si è arrivato al chiarimento tra le parti con il vescovo che ha poi aggiunto: "La presentazione delle nuove maglie dell’Arezzo calcio è anzitutto un’occasione anche per me, per fare gli auguri per la nuova stagione calcistica di campionato dell’Arezzo augurando i migliori successi e con il desiderio di andare anch’io alcune volte allo stadio per poter fare il tifo".