Madonna del Parto, il caso in Parlamento

"Più tempo per decidere" chiedono i deputati Mugnai e D’Ettore sul nodo della collocazione. Interrogazione al ministro, attesa la risposta

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di Claudio Roselli

La collocazione della Madonna del Parto all’attenzione della Camera dei Deputati. Dopo la sentenza pronunciata poco più di un mese fa dal Consiglio di Stato sul ritorno nella cappella del cimitero di Momentana (luogo ora ritenuto però improponibile), sia il Comune di Monterchi a formulare più ipotesi progettuali per dare finalmente una "dimora" definitiva al capolavoro di Piero della Francesca. Lo ribadiscono i tre parlamentari toscani di Coraggio Italia – Stefano Mugnai, Felice Maurizio D’Ettore e Simona Vietina – che hanno presentato una interrogazione al ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Proprio oggi, la specifica interrogazione viene discussa in commissione cultura a Montecitorio. "Dal ministro ci aspettiamo una risposta concreta - aggiungono i deputati di Coraggio Italia – perché la Madonna del Parto è un capolavoro di arte pittorica attualmente ospitato in una sede museale provvisoria nel centro di Monterchi e, visti tutti i passaggi e le discussioni succedutisi dal 1992, anno del suo restauro e dello spostamento nell’attuale sede, a nostro avviso occorre arrivare ad una scelta sulla sua collocazione senza perdere tempo ulteriore, ma anche con la dovuta attenzione nel rispetto del capolavoro". Mugnai, D’Ettore e Vietina sottolineano quindi di aver chiesto al governo di concedere, all’amministrazione di Monterchi, tempo e possibilità di proporre all’attenzione del ministero della cultura una o più soluzioni relative al luogo in cui sistemare una volta per tutte l’affresco, alternative alla cappella del cimitero. In contemporanea, i tre esponenti chiedono anche di aprire un tavolo di confronto con il Comune stesso, la Regione Toscana, la Soprintendenza e gli enti interessati, al fine di individuare un sito idoneo a un’opera di indiscusso valore artistico, storico e turistico per il nostro Paese.

Vedremo dunque cosa risponderà il ministro Franceschini, non dimenticando che all’indomani della Pasqua il sindaco Alfredo Romanelli, l’assessore Manuela Malatesta e il direttore dei musei civici, Gabriele Mazzi, erano stati ricevuti dal sottosegretario Lucia Borgonzoni, la quale aveva dichiarato: "Non vi lasceremo soli", ma soprattutto la volontà emersa era quella di un dialogo istituzionale finora latitante, anche se pesa come un fardello la decisione presa dal Consiglio di Stato, come ha ribadito il primo cittadino del Comune della Valcerfone. Stavolta tocca direttamente al ministro: una parola sua (e se necessario, anche una visita sul posto) potrebbe davvero rivelarsi determinante per porre fine a questione oramai pluridecennale.