Lupo azzanna un capriolo: paura a Castiglioni

L’episodio alle porte del paese ripreso da un residente. Il sindaco Agnelli: "Queste presenze non possono lasciare indifferenti"

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di Luca Amodio

Un lupo che azzanna un capriolo. Preda e predatore, lo impone la cruda legge della natura: vince il più forte. Ma c’è un "però". L’episodio, ripreso dallo smartphone di un cittadino, non è avvenuto nei remoti poggi dellaValdichiana bensì nei pressi di viale Bartolomeo della Gatta, sotto le porte del centro di Castiglion Fiorentino. Il video che ritrae la scena è stato postato su facebook dal sindaco Agnelli che ha commentato: "la natura dovrà fare il suo corso ma questa presenza della fauna selvatica vicino i centri abitati non può lasciare indifferenti le autorità". Il video ha fatto il giro del web con molte condivisioni e commenti che hanno innescato un acceso dibattito. "Se ci fosse stato un bambino?", uno dei commenti. Anche perché il caso avviene a pochi giorni di distanza dalla vicenda di Monte San Savino, quando un cinghiale è andato a sbattere violentemente contro la vetrina di una parrucchiera, frantumandola in mille pezzi, senza tuttavia ferire i presenti. Ma torniamo ai lupi. "Sono quotidianamente a contatto con le aziende e gli attacchi, e i tentativi, avvengono settimanalmente", così Carlo Bartolini Baldelli, presidente di Confagricoltura Arezzo. E poi ci sono i danni indiretti dello shock della predazione. "Quando un lupo attacca una preda, anche se questa riesce a scappare, ci sono ripercussioni per il benessere animale su tutto il gregge: aborti, infertilità e scasa produzione", aggiunge Bartolini. "Per questo il comparto ovino caprino sta sparendo visto che sono i più esposti al problema; bisogna incentivare, anche economicamente, allevamenti con recensioni ed eliminare le falle nei sistemi di risarcimenti dalla regione"."Ritorno naturale dei lupi al loro habitat, non invasione. Basta con la caccia alle streghe: non c’è pericolo", è la linea Monica Conticini, guida naturalistica e Margherita Turchi, biologa specializzata sulla gestione della fauna, intervenute nella discussione 2.0. "Abituiamoci alla convivenza con il lupo perché significa che l’ecosistema funziona visto che è una specie protetta", e poi sottolineano a una sola voce, "gli agricoltori vanno tutelati ma le aggressioni di lupo agli allevamenti sono sporadiche".

E riguardo un ipotetico attacco a persone, Conticini e Turchi frenano "al lupo non piace il nostro odore, evita sempre lo scontro, semmai attacca un cane per la difesa del territorio ma non un uomo: anzi è più probabile che ci attacchi un cane". Conticini e Turchi hanno poi proposto agli amministratori una tavola rotonda dove "gli esperti possano svolgere un’ attività di formazione per aumentare la consapevolezza nel tema tra le parti interessate".