L’indagine sui vandali. C’è la mano di un minorenne. I dubbi dei commercianti

Solo una denuncia ma si ipotizzavano altri complici .

L’indagine sui vandali. C’è la mano di un minorenne. I dubbi dei commercianti

L’indagine sui vandali. C’è la mano di un minorenne. I dubbi dei commercianti

SANSEPOLCRO

Un caso chiuso, quello degli atti vandalici di domenica scorsa nel centro storico di Sansepolcro, per le forze dell’ordine.

O meglio: per i carabinieri, che hanno individuato l’unico responsabile delle devastazioni; il 17enne residente a Pieve Santo Stefano, nato e sempre vissuto in Italia ma con i genitori di origine marocchina, è stato denunciato per danneggiamenti e ubriachezza molesta. Spetterà semmai all’autorità giudiziaria il compito di valutare l’emissione di altri eventuali provvedimenti; intanto, il ragazzo è regolarmente a casa con i familiari e sul suo conto non sono stati adottati provvedimenti restrittivi, perché – in linea con quanto previsto dalla legge – i reati a lui ascritti non hanno una particolare delicatezza, nonostante rimangano gravi e preoccupanti, sia per le conseguenze prodotte al patrimonio, sia per la fenomenologia che rappresentano. Anche lunedì pomeriggio in piazza Torre di Berta, nel corso dell’iniziativa promossa da Fratelli d’Italia, in diversi si chiedevano come fosse possibile che i carabinieri avessero preso e denunciato soltanto un responsabile, nella consapevolezza (per non dire certezza) che determinati gesti non avrebbero potuto essere compiuti senza il coinvolgimento di altri. Ebbene, tanto il sindaco Fabrizio Innocenti quanto il comandante della polizia municipale, Antonello Guadagni, lo hanno pubblicamente ribadito: le immagini visionate da più telecamere della videosorveglianza hanno sempre ripreso l’unico autore dei fatti. Richieste di risarcimento: il Comune lo farà eventualmente per quanto sua competenza; stesso discorso per gli esercizi commerciali: ognuno in base alle conseguenze subite.