
La zona del Forestello a Cavrigtlia diventerà un luogo cruciale per l’ex Bekaert che ci investe 170 milioni
Un investimento da oltre 170 milioni di euro, finanziato interamente da capitali privati con la creazione di almeno 150 posti di lavoro iniziali, con l’obiettivo di raggiungere quota 300 occupati a pieno regime. L’ex stabilimento Bekaert di Figline si prepara ad una nuova vita grazie a un ambizioso progetto di riconversione industriale. A guidare l’iniziativa è la Ge-Group, azienda fiorentina specializzata nel settore delle energie rinnovabili, che punta a trasformare l’area in un polo di economia circolare a impatto zero. Ci sarà anche un legame con il Valdarno Aretino. Il complesso industriale, infatti, sarà alimentato da una centrale fotovoltaica, un impianto da 140 milioni di kw/ora che sarà realizzato a Cavriglia, nella zona del Forestello, nell’area ex mineraria e nei pressi di quella che, un tempo, era una discarica.
L’energia elettrica prodotta, cui si sommano altri 10 milioni di kw/ora che arriveranno dai pannelli solari installati sui tetti dello stabilimento ex Bekaert, sarà utilizzata, insieme all’acqua dei nove pozzi attivi della fabbrica, per alimentare una serie di produzioni diverse che troveranno sede proprio dentro ai capannoni dove fino a sette anni fa si produceva la cordicella per gli pneumatici. Ma cosa troveremo all’interno del sito di via Petrarca? L’H2 Era Green Valley sarà un hub energetico all’avanguardia con un focus su produzione di energia verde e innovazione tecnologica. Ospiterà un impianto di produzione di idrogeno verde, con anche un distributore di idrogeno per auto e mezzi; un impianto (primo in Italia) di power to gas, che cioè trasforma l’energia elettrica in Bio Metano, adatto sia per alimentare i mezzi che i riscaldamenti domestici; e poi ancora una vertical farm da 35mila metri quadrati, la più grande in Italia, orti verticali al chiuso che produrranno insalata, verdure e piccola frutta per gli scaffali della grande distribuzione, riducendo del 95% l’utilizzo di acqua nella coltivazione; e infine anche una fish farm, un allevamento ittico prevalentemente a salmoni, con vasche per 26mila metri cubi. Con questa iniziativa il Valdarno si candida a diventare un centro di riferimento per l’economia circolare e le energie rinnovabili in Italia, segnando una svolta positiva per il territorio e la sua comunità. Il percorso non è stato privo di ostacoli: oltre 170 richieste di integrazioni, normative complesse e tempi dilatati hanno reso il cammino più lungo del previsto.
Ma adesso ci siamo e nel giro di due, tre mesi, inizieranno i lavori di realizzazione della centrale fotovoltaica. L’ex Bekaert di Figline e Incisa Valdarno è uno storico insediamento industriale specializzato fino al 2018 nella produzione dello steel-cord, cordicella metallica utilizzata per la fabbricazione degli pneumatici. Fino alla comunicazione da parte della multinazionale belga Bekaert della dismissione dello stabilimento toscano, impiegava 318 lavoratori. Ge-Group ha sottoscritto un contratto preliminare d’acquisto per rilevare il sito e l’immobile ex-Bekaert nell’estate del 2022.