CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

L’antenna della discordia. Dopo il via libera del Tar l’installazione del traliccio

Il comitato che sin dall’inizio lo ha contestato non esclude sit-in e riunioni. Il sindaco Polcri prende atto della decisione e aspetta di sapere le motivazioni. .

L’antenna della discordia. Dopo il via libera del Tar l’installazione del traliccio

Il Tar della Toscana accoglie le ragioni della società Inwit Spa e la collocazione del traliccio della telefonia mobile è stata immediata in località "La Gattina", lungo la strada che dal centro abitato di Anghiari collega con il santuario della Madonna del Carmine. Altrettanto istantaneo il commento del comitato "No antenna" postato su Facebook: "E’ arrivata, non hanno perso tempo. Ringraziamo chi lo ha permesso". Basta così, non c’era bisogno di aggiungere altro. Una gru ha provveduto a innalzare il ripetitore alto 24 metri in una zona di indubbio pregio dal punto di vista paesaggistico, ma allo stesso tempo libera da vincoli e questo ha sicuramente esercitato il suo peso nella sentenza del tribunale amministrativo. Il comitato, che si è formato a metà gennaio dopo aver appreso la notizia di quanto stava accadendo, non ci sta: anzi, è prevista a breve una nuova riunione e non è da escludere nemmeno un sit-in, come quello dello scorso 2 marzo. Per ciò che riguarda gli ironici ringraziamenti, è chiaro il nominativo del destinatario, ovvero il sindaco Alessandro Polcri, il quale replica comportandosi da garantista: "Dobbiamo per ora prendere atto della decisione del giudice – anche se siamo in attesa nel merito della causa che verrà discussa in autunno; a mio parere, ritengo sbagliata la norma che trasferisce il potere decisionale dagli enti ai privati, i quali diventano di conseguenza i soggetti che stabiliscono tempi e modi di installazione. Credo piuttosto che determinati argomenti dovrebbero essere oggetto di dibattito e condivisione, in casi del genere si procede con la convocazione della conferenza dei servizi, poi si arriva a una soluzione che tiene conto degli interessi di tutti". Polcri preferisce attendere quindi l’esito della causa, mentre il comitato critica l’atteggiamento tenuto nella vicenda dallo stesso primo cittadino: "Abbiamo tentato in ogni modo di impedire che venisse realizzato un simile scempio; il problema è che l’amministrazione comunale si è dimostrata chiusa verso qualsiasi tipo di collaborazione e quindi gli sforzi si sono rivelati inutili. Il comitato parla poi di "sconfitta personale" per il sindaco Polcri, dal momento che – a suo giudizio – si è dimostrato "incapace e distante dai cittadini". Si torna quindi al punto di partenza. C’è un’ultima valutazione da fare: nel caso, pare consigliabile quanto suggerito dai consiglieri della minoranza: se vi sono luoghi ritenuti di particolare interesse paesaggistico, è opportuno stilare una mappa del territorio nella quale individuare i punti consentiti e non consentiti.