
Casottino sfondato
Arezzo, 19 aprile 2021 - Sfondano con l’auto il casottino di un distributore di benzina, arraffano soldi dalla cassa e materiale vario e scappano. Un colpo da maestri seppur il bottino non sia ingente con i ladri che riescono a far perdere le loro tracce. Notte movimentata quella tra sabato e domenica al confine tra Umbria e Toscana. Ad essere preso di mira, infatti, è stato il distributore di benzina Q8 che si trova proprio al confine tra le due regioni lungo la Strada Regionale 71 alle porte della località Il Borghetto.
È qui che i malviventi decidono di mettere a segno il furto. È notte fonda quando i ladri entrano in azione. Arrivano a bordo di un’utilitaria, poi risultata rubata poco prima in una lottizzazione della Badiaccia nel comune di Castiglion del Lago. A tutta velocità, in retro marcia, si scagliano contro la piccola struttura che si trova nella piazzetta e che funge da bar e cassa del distributore di benzina, mandando in mille pezzi la saracinesca e la vetrata dell’ingresso.
I ladri entrano e arraffano quanto più possibile: i soldi in cassa, un blocco di gratta e vinci, un po’ di materiale per auto in vendita. Poi si dileguano senza lasciare traccia. Nessuno dà l’allarme. Il distributore, infatti, non è vicinissimo ad abitazioni. Ad accorgersi di quanto accaduto è invece una pattuglia della Radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Cortona in turno di sorveglianza lungo le strade del territorio.
Sono proprio i militari in servizio a rendersi conto, intorno alle 2,30 di notte che c’è qualcosa di strano. Non vedendo le luci accese del distributore si spingono con l’auto fino alla piazzola trovandosi di fronte alla spaccata da poco compiuta. L’auto usata per sfondare la vetrina era ancora lì, con la parte posteriore distrutta. Ingenti anche i danni al casottino del distributore.
I militari hanno perlustrato a lungo la zona, ma i ladri erano già scomparsi. Sono partite le indagini. Ancora da stabilire con esattezza il bottino, che si aggirerebbe intorno a poche migliaia di euro tra soldi e materiale rubato. Al vaglio degli inquirenti anche le telecamere di sorveglianza che potrebbero aiutare a ricostruire meglio quanto accaduto e a trovare elementi utili al riconoscimento dei responsabili.