ANGELA BALDI
Cronaca

La stretta dell’influenza. Picco atteso per Natale. Anche il Covid fa paura: "Vaccini l’unica arma"

Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale: "Il rapporto sieri somministrati contro influenza e Covid è tre a uno". L’appello dei dottori soprattutto per persone anziane e fragili.

La stretta dell’influenza. Picco atteso per Natale. Anche il Covid fa paura: "Vaccini l’unica arma"

Puntuale come il Natale arriva ogni anno il picco dell’influenza di stagione. Mentre proseguono le campagne vaccinali della Asl, a spaventare in queste settimane è anche il Covid. Tante le assenze da scuola e uffici di questi giorni per febbri e complicanze che interessano soprattutto le vie respiratorie e il peggio ha da venire, con il clou dei casi atteso per fine mese.

Dottor Roberto Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale, in questo periodo ci sono tantissimi casi di influenza?

"L’influenza vera e proprio con febbre alta, raffreddore, mal di gola e tosse è presente e sta girando con una percentuale stabile rispetto agli anni passati, ma è durante il periodo delle festività natalizie che è previsto il picco. Stanno girando anche un sacco di altri virus simil influenzali con raffreddori e otiti".

Adesso anche il Covid fa paura e torna a colpire?

"E’ tornato il Covid, ci sono tante forme virali febbrili che persistono e quando dopo qualche giorno la gente fa il tampone scopre che si tratta di Covid. Sono casi quelli di influenza e Covid con sintomatologie simili che si possono anche sovrapporre, ecco perché anziani e fragili che magari non si sono vaccinati devono fare un tampone per capire di che si tratta altrimenti è difficile prevedere eventuali complicanze o gestirle al meglio".

Quali le cure?

"Oggi sapendo di essere colpiti da Covid esistono farmaci antivirali che evitano le complicanze. Ecco perché i tamponi sono fondamentali, dobbiamo cercare di sviluppare una rinnovata sensibilità al problema. In primo luogo fare il vaccino contro il Covid, secondo, non prenderlo sotto gamba e fare il tampone per capire come curarsi. Non c’è solo l’antivirale che può prescrivere il medico di base ma anche gli anticorpi monoclonali".

La vaccinazione contro Covid e influenza resta fondamentale?

"Per ridurre le complicanze andrebbe fatta una vaccinazione preventiva anti Covid soprattutto nei fragili. Ma dobbiamo anche sensibilizzare al tampone strumento di cui ci siamo un po’ scordati. Abbiamo la fortuna di avere un sistema sanitario che ci salvaguarda perché non usufruirne? Per quanto riguarda la vaccinazione contro l’influenza quest’anno non è stato nemmeno messo un limite di tempo. Il buon senso ci dice che va fatta prima del picco dell’infezione virale, quindi prima di fine dicembre, è consigliata caldamente. Dai nostri dati il rapporto tra vaccini contro l’influenza e contro il Covid è però tre a uno, su tre fragili che vengono a fare l’anti influenzale solo uno fa anche il Covid".

Siamo vicini al picco dell’influenza stagionale, cosa ci aspetta?

"Il virus invernale è sempre lo stesso con febbre alta e interessamento delle vie respiratorie ma anche in questo caso le complicanze possono dare origine all’evento tragico o alla necessità del ricovero, pensiamo al paziente cardiopatico che si scompensa. Ricordiamo di evitare l’automedicazione con antibiotici che non servono a niente nella fase acuta dell’influenza che è una malattia virale. Gli antibiotici vanno presi solo se prescritti dal medico. L’influenza va trattata solo con antipiretici sintomatici e anti infiammatori".