
di Federico D’Ascoli
Se Ucillino vola via, la Giostra diventa pazza. Già, perché Enrico Vedovini, classe 1976, da tempo non fa mistero di aver già deciso il suo futuro. Traducendo, quella del 5 settembre potrebbe essere l’ultima carriera del campione di Sant’Andrea. Questioni di lavoro, questioni di famiglia, la fatica che inizia a superare la motivazione: il vincitore di 12 lance d’oro è in procinto di fare una scelta definitiva. E lo stato di forma strepitoso mostrato nei primi due giorni, in sella a Pine, potrebbe essere una spinta e non un freno. Un paradosso? Assolutamente no. Ucillino potrebbe chiudere in bellezza con due obiettivi raggiunti: Porta Sant’Andrea in testa all’albo d’oro e Martino Gianni raggiunto a 13 vittorie biancoverdi.
L’addio di Enrico V corrisponde a un vuoto di esperienza e classe quasi impossibile da colmare, soprattutto in caso di sconfitta. Senza una lancia d’oro da festeggiare Vedovini potrebbe anche ripensarci e rinviare, magari di un solo anno, la sua ultima galoppata. Il punto fermo di questo momento di passaggio dev’essere dunque Tommaso Marmorini, cresciuto decisamente su Sibilla e chiamato a trovare continuità. L’alternativa a Vedovini è Saverio Montini, talentino di casa che, con la guida di Manuele Formelli, deve meritare la fiducia della dirigenza di Sant’Andrea. Più acerbo ma in grande spolvero Matteo Bruni.
Non mancano le pressioni nemmeno sui giostratori di Porta Crucifera e Porta del Foro.
La coppia rossoverde non ha mai vinto e il quartiere è di fronte a uno di quei momenti complicati che di solito riesce a ribaltare a suo favore. Colcitrone non porta in sede la lancia dal 2015, un’eternità per chi è abituato a dominare l’albo d’oro. Per portare esperienza la dirigenza di Palazzo Alberti ha affidato la guida tecnica a due ex giostratori: Alessandro Vannozzi e Maurizio Sepiacci. La fiducia su Lorenzo Vanneschi e Adalberto Rauco è totale: l’arrivo e l’addio di Vernaccini è il segno di quanto si punti sui due giovani lanciati da Carlo Farsetti. Sul tabellone i risultati sono accettabili mentre dietro sta facendo buone cose Niccolò Paffetti, rigenerato dopo due anni di inattività.
A Porta del Foro il 2019 è stata un’altalena di emozioni: alla vittoria ritrovata dopo 12 anni è seguito un settembre così e così. Gabriele Innocenti e Davide Parsi non sono mai stati in discussione. Le prove non sono scintillanti, soprattutto al primo tiro, ma la coppia può giocarsi le sue carte, sfruttando i vantaggi dell’ultimo posto. La riserva Francesco Rossi è atteso a una grande prova generale mentre Roberto Gabelli si sta scoprendo affidabile.
Con lo stato d’animo perfetto giostra Porta Santo Spirito: la vittoria nell’ultima edizione e l’arrivo nel gruppo di testa sono il carburante della coppia Elia Cicerchia-Gianmaria Scortecci che non ha più nulla da dimostrare, può solo continuare a vincere. Mentre il lavoro delle scuderie della Colombina si vede anche su Elia Pineschi ed Elia Taverni che si stanno affermando tra le migliori riserve.
Giochi di cavalieri che potrebbero accendere il Giostra-mercato mentre i quartieri vanno alle urne. Sarà un autunno caldo. Molto caldo.