La "Resistenza Virale" dell'Arci di Arezzo

Tante le attività, le idee, i servizi dei circoli della nostra provincia in occasione dell'emergenza Covid-19. L'adesione ad un 25 aprile diverso, senza piazza vera, ma solo virtuale, per una festa che è diventata più necessaria di altre volte: stiamo uniti anche se lontani

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Arezzo, 22 aprile 2020 - Una "Resistenza Virale". E’ questo il titolo della campagna di Arci nazionale su tutte le attività delle rete delle sue associazioni e dei suoi presidi sul territorio, i centri di aggregazione sociale e i circoli. Una resistenza virale anche per il  nostro comitato provinciale e per tutti i suoi affiliati, che come sempre hanno saputo trasformare i loro spazi, reinventandoli per questa profonda emergenza a cui ci ha costretti il Covid-19 e che ha permesso a tutti i nostri presidi di confermarsi luoghi fondamentali per il nostro territorio. 

 

Forse la crisi più seria, mai affrontata in precedenza. Se c’era qualcosa che poteva aggravarla, sarebbe stato l’isolamento e la solitudine di chi non ha famiglia o vive solo, di chi sta ai margini, in periferia, nei piccoli centri. Per questo motivo tanti circoli, associazioni e cas si sono messi in gioco in questo nuovo scenario. In molti hanno organizzato delle raccolte fondi di cui hanno beneficiato le nostre Misericordie, gli ospedali della nostra provincia, il Calcit, la Protezione Civile e i Comuni direttamente: a organizzare le raccolte sono stati i CAS di Anghiari, il Bellavista, il Ciaperoni, quello di Fiorentina, Pescaiola e Tortaia, oltre al circolo di Monsigliolo, quello di Montalto e di Terrossola e l’Associazione Non solo Blues. 

 

Altri ancora, come il Circolo Culturale ’92, il Cas l’Incontro e quello di Venere hanno organizzato una raccolta fondi e di beni di prima necessità da destinare a persone in stato di fragilità sociale. L'iniziativa, in svolgimento, dal titolo "Circoli chiusi, cuori aperti", prevede la raccolta di alimenti non deperibili tra le frazioni e le zone limitrofe ai tre circoli. Cosa molto simile la sta facendo il CAS Arno, che si è messo a disposizione per gli anziani della zona e ha trasformato la sede in un centro di appoggio e approvigionamento merce. Il Cas di Indicatore, invece, ha aderito al progetto “Nonni Sicuri” per aiutare le persone anziane con la spesa domestica. 

 

La Polisportiva Albergo Oliveto e il Cas Valcerfone sono state protagonisti, in collaborazione e coordinati dai Comuni di riferimento, per la distribuzione delle mascherine nei rispettivi territori. Mentre il Circolo Aurora ha creato un palinsesto virtuale (per seguire gli appuntamenti online, basterà mandare una mail di richiesta di info a [email protected]), o come il Circolo di Ortignano che ha realizzato dei contenuti, soprattutto dedicati ai bambini, che potete trovare sulle sue pagine social. 

 

E visto che di “Resistenza Virale” si parla, l’Arci non dimentica che fra pochi giorni sarà il 25 aprile, la nostra festa più importante. Nonostante quest’anno sarà per forza di cose diverso dagli altri anni, anche il comitato di Arezzo aderisce all’appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI: ci saremo anche noi alla Festa della Liberazione, che oggi più che mai assume un significato ancora più importante e perciò il 25 aprile, alle ore 15, l'ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti gli associati ad esporre dalle finestre e dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao. Sarà la volta per riaffermare con forza i valori della Resistenza, della Costituzione e della democrazia.