REDAZIONE AREZZO

La Regione dà una mano ai medici-clown

Contributi alle associazioni che si occupano di far sorridere i piccoli pazienti

Una missione, quella di strappare un sorriso a piccoli pazienti anche nei momenti più difficili della loro via. E’ l’obiettivo di chi ha scelto di diventare un clown dottore. Naso rosso e camice girano nei reparti degli ospedali in cerca di "pazienti" da far divertire. Un sorriso che fuori dai nosocomi talvolta si faceva amaro per le difficoltà economiche incontrate nel loro percorso di volontariato. Ma oggi dalla Regione arriva una buona notizia, sono arrivati i contributi per la clownterapia. Ne dà notizia la vicepresidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis, promotrice della legge regionale 132020 che ha previsto lo stanziamento di centomila euro quale contributo da destinare a quelle realtà che, attraverso la clownterapia, il gioco, lo spettacolo, cercano di alleviare le sofferenze e i disagi dei piccoli pazienti toscani. Tra le tredici associazioni beneficiarie del contributo regionale una tantum, che fanno parte della realtà del terzo settore che operano nell’attività di sollievo psicologico ed emotivo in favore dei pazienti pediatrici delle strutture sanitarie della Toscana, tre sono del nostro territorio. Ciascuna riceverà 7.692 euro. Sono Avo Valdarno, La Tribù dei Nasi Rossi e La Valigia dei Sogni della Misericordia di Arezzo.

"Sono molto contenta – spiega De Robertis - che delle tredici realtà ammesse ben tre siano della provincia di Arezzo, segno che nella nostra provincia è molto spiccata la sensibilità verso questo tipo di volontariato, straordinario nella sua capacità di portare un sorriso a tantissimi bambini in momenti difficili e dolorosi".

"Come ho già avuto modo di dire – conclude De Robertis .- questo contributo è un segno tangibile di gratitudine per un bellissimo, disinteressato impegno a favore dei più fragili, i bambini malati. Che spero sarà possibile replicare, con maggiori disponibilità economiche, per favorire una diffusione sul territorio di queste attività. Che sono parte importantissima nel percorso verso la guarigione".