La porchetta del Monte sfila in Regione

Presentata la tradizionale kermesse. Elogiati i macellai della città per il loro impegno. E stasera la cena di gala ai giardini pensili

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di Giorgio Pulzelli

Prende il via stasera alle 20,30, con la tradizionale cena di gala la sagra della porchetta di Monte San Savino, giunta alla 58esima edizione e che terminerà domenica. Saranno cinque giorni intensi anche per i variegati eventi collaterali. La kermesse è stata presentata ieri in Regione, all’Auditorium G. Spadolini.

Il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha parlato di un momento atteso dagli abitanti e dai turisti che, oltre alla bellezza di luoghi unici al mondo, godranno della qualità di una produzione di altissimo livello. "La porchetta – ha sottolineato il presidente – è il racconto di un intero territorio che investe nel futuro e il Consiglio regionale ha, tra le sue missioni, proprio quella di esaltare le eccellenze della Toscana. Dunque, un plauso al grande impegno dei macellai savinesi. È tradizione, amore per il territorio, sapienza delle mani dei produttori. Il risultato di questo lavoro è semplicemente straordinario". Ha ripreso il tema il consigliere Pd e presidente della Commissione ambiente e territorio Lucia De Robertis.

"Il ruolo degli artigiani è fondamentale e l’esempio è proprio la sagra della porchetta. Come non elogiare i macellai del Monte per aver saputo unire in un prodotto di eccellenza, profondamente radicato nella tradizione e nella maestria artigianale, tutta una comunità. L’eccellenza della porchetta è un biglietto da visita non indifferente".

Il vice presidente della Lega nel Consiglio Regionale Marco Casucci ha detto: "Dopo due anni, si ritorna alla normalità anche con la Sagra della porchetta che punta a far conoscere, ancora di più, una delle eccellenze dell’agroalimentare della Valdichiana. Monte San Savino é riuscita, infatti, a collegarsi ad un ottimo prodotto perché in provincia di Arezzo, quando se ne parla, subito il pensiero va al Monte, la qual cosa finisce con il valorizzare l’intero Comune". Tiziano Cungi della Pro Loco savinese ha ricordato che la sagra è stata identificata dall’unpli, per storia, tradizione e eventi tra le migliori 20 sagre nazionali e ciò spinge a fare sempre meglio. Ed i macellai Alessandro Iacomoni e Giorgio Iacomoni hanno sostenuto che il prodotto nasce povero ma è carico di tradizione, lavorazione e gusto inconfondibile. L’assessore Amulio Liberatori ha evidenziato come la porchetta rappresenta uno dei più efficaci veicoli turistico-pubblicitari per la conoscenza del Monte. Insomma, quello della sagra della porchetta e delle collaterali è il Monte che piace, il Monte degli imprenditori, dei tantissimi volontari che ci mettono la faccia e portano avanti, dal 1964, storia e tradizioni riconosciute in tutto il mondo.