SILVIA BARDI
Cronaca

La magia del circo-danza El Grito a Ponte Buriano

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di Silvia Bardi

Ci sarà il sole al tramonto, il lento scorrere dell’Arno sotto Ponte Buriano, le cene preparate dei volontari della Cric, un grande prato verde in cui correre, riposare o fare pic sic ma soprattutto ci sarà il tendone da circo con i suoi magici spettacoli di teatro danza. Proprio come suggerisce il manifesto. Torna il Circo El Grito, quel mix di stupore fanciullesco, acrobazie e danze aeree, musica, strani personaggi e racconti che portano in sogni lontani, per tutte le età, da zero a 99 anni. L’anno scorso registrò il tutto esaurito a ottobre. Quest’anno punta sulla bella stagione da godere in attesa che gli attori-danzatori vadano in scena. Una gradita riconferma voluta da Sosta Palmizi, sostenuta da Fondazione Guido d’Arezzo che ha già confermato le prossime edizioni, Ministero della cultura, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Unicoop.

"Altre danze tutti al circo"sarà a Ponte Buriano dal 2 all’11 giugno. Apre il Johann Sebastian Circus con i direttori artistici del Circo El Grito, Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini. Qui il circo contemporaneo, con danze, giocolerie ed acrobazie, incontra Bach e il potere della musica. Replica il 2 giugno alle 19 e alle 21,30 e venerdì 3 alle 21. Gnomi protagonisti sabato 4 giugno alle 19 e alle 21.30 con la Company Blu. Domenica 5 giugno alle 19 e lunedì 6 alle 10,30 per le scuole "Gretel" della compagnia Quattrox4, tra circo contemporaneo, danza e manipolazione di oggetti.

Tre le repliche per "Uomo calamita" di El Grito e collettivo Wu Ming 2, da martedì 7 a giovedì 9 alle 21, circo clandestino durante la Seconda guerra mondiale con un supereroe che combatte l’assurdità della guerra e manifesta la sua rabbia con furiosi colpi di percussioni. L’inconto con il diverso venerdì 10 giugno alle 21 con "Tre piccioni con una favola" della Compagnia Cieocifa. Per la serata di chiusura, sabato 11 giugno alle 21, la rassegna ospiterà "Mbira" di Roberto Castello spettacolo finalista del premio Ubu 2019 come miglior spettacolo di danza: storie, suoni e balli per di fare il punto sul rapporto fra la nostra cultura e quella africana.

La capienza del teatro torna sui suoi 170 posti. Ma ci sarà l’autocarro trasformato in piccolo teatro ambulante per 35 spettatori alla volta della compagnia Samovar dall’8 all’11 giugno con "Contrappunto" con arti, strumenti musicali alternativi, macchinari scenici ingegnosi e gag. E ancora laboratori gratuiti a cura di SottoSopra Asd e Sosta Palmizi. Prevendite su liveticket.itsostapalmizi.