La Fratres chiude l’anno con il segno più. Quasi 10 mila donatori: sempre più giovani

La Fratres, associazione di ispirazione cristiana, ha chiuso l'anno con quasi 9500 donazioni di sangue e plasma. In provincia di Arezzo ci sono 26 gruppi, con oltre 6mila donatori. C'è una carenza di plasma del 30%, ma c'è una maggiore sensibilizzazione tra i giovani.

Si è chiuso con il sorriso, anzi con quasi 9500 sorrisi, l’anno per la Fratres, l’associazione di ispirazione cristiana che crede nell’importanza della donazione come gesto di solidarietà e generosità. Una storia lunga 73 anni, quella della Fratres aretina che mise le sue radici nell’alto Casentino, a Stia, da lì, poi, in tutta la provincia che oggi vanta 26 gruppi, con oltre sei mila donatori. "E’ stato un anno positivo - spiega il presidente provinciale, Pietro Ganganelli - Due anni fa, per la prima volta, segnammo il record delle 9mila donazioni in provincia. Quest’anno abbiamo continuato ad incrementare, segnando un più 240 rispetto allo scorso anno quando avevamo avuto 9250 donazioni di plasma e sangue". La situazione provinciale è positiva per quanto riguarda il sangue intero. "C’è carenza di plasma. Un ammanco che si assesta intorno al 30% rispetto al fabbisogno degli ospedali. Durante l’anno sono stati organizzati importanti progetti da parte dell’Asl e delle associazioni del dono. Penso al progetto plasma: aperture straordinarie dei cinque centri trasfusionali". Bene le adesioni dei giovani. "C’è stata una maggiore sensibilizzazione tra i giovani, anche se il numero rimane sempre basso. Su 100 donazioni 12 sono quelle effettuate da ragazzi".