La finanza: "Da Etruria un finanziamento al tesoriere del boss Matteo Messina Denaro"

"1,5 milioni concessi dal cda dietro l'intervento del consigliere Alberto Rigotti"

Alberto Rigotti

Alberto Rigotti

Arezzo, 2 agosto 2018 - Un patrimonio di sessanta milioni sequestrato a Giovanni Savalle, secondo la Guardia di Finanza "il tesoriere" del boss Matteo Messina Denaro. E anche un finanziamento ottenuto da Banca Etruria attraverso Alberto Rigotti, l'imprenditore trentino a processo per bancarotta fraudolenta, l'uomo che nel cda di Etruria del 2009 provocò con il suo voto il ribaltone, ovvero il passaggio dalla presidenza Faralli a quella Fornasari.

«Giovanni Savalle ha ottenuto il finanziamento da Banca Etruria di un milione e mezzo di euro attraverso Alberto Rigotti che, per questa vicenda, verrà incriminato per bancarotta dalla procura di Arezzo. Rigotti - hanno spiegato gli investigatori della Finanza che hanno effettuato il sequestro - avrebbe indotto il cda e il collegio sindacale a concedere il prestito nonostante lo stato di decozione della società. Savalle portò in Banca due scatole vuote e ottenne lo stesso il mutuo». «Quello che emerge dalle indagini, condotte dalla Procura di Arezzo, - ha aggiunto Danilo Persano, colonnello del Gico della Guardia di Finanza - è che Rigotti e Savalle avevano un rapporto privilegiato tale da far ottenere un finanziamento che nessuno altro avrebbe ottenuto».