La E45 con il record di cantieri. Ogni 4 chilometri ci sono lavori: tratto toscano ancora nel caos

Opere infinite da parte delle imprese, dal viadotto Puleto fino all’uscita per Sansepolcro. Entro giugno e luglio alcuni interventi dovrebbero essere conclusi. E i disagi continuano.

La E45 con il record di cantieri. Ogni 4 chilometri ci sono lavori: tratto toscano ancora nel caos

La E45 con il record di cantieri. Ogni 4 chilometri ci sono lavori: tratto toscano ancora nel caos

di Fabrizio Paladino

e Claudio Roselli

SANSEPOLCRO

Sette cantieri in quasi 29 chilometri (28 e 943 metri, per l’esattezza), pari alla media di uno ogni 4: è questa l’attuale situazione nel breve tratto toscano della E45 quando siamo oramai alle porte della bella stagione con gli automobilisti pronti a raggiugere le mete balneari adriatiche da buona parte della provincia. Alcuni di questi cantieri sono a termine, mentre altri – peraltro avviati da più tempo, ma con una mole di interventi più consistente – sono destinati ancora a proseguire. Ci riferiamo al versante più a nord del segmento regionale di superstrada, lungo il tratto appenninico a ridotto del confine con l’Emilia Romagna, per cui iniziamo con i 200 metri del viadotto Puleto, balzato alle cronache nazionali per la chiusura nel gennaio del 2019 che tagliò di fatto in due l’arteria: si stanno effettuando su di esso interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento sismico e strutturale del ponte, per i quali non è stata ancora definita la data di conclusione. Stesso discorso per il viadotto più lungo e praticamente attaccato al Puleto: da anni, le ditte incaricate stanno in pratica rinnovando per intero il Tevere IV, quello posto alla maggiore altezza rispetto al suolo.

Oltre un chilometro e mezzo interessato da rifacimento degli appoggi e ripristino delle testate di soletta e dei giunti di dilatazione. Scendendo appena più sotto, quindi andando verso l’Umbria, un altro importante intervento interessa i 350 metri del viadotto Mottarelle, che segue immediatamente il Tevere IV: in questo caso si parla di ripristini strutturali, corticali e profondi, di impermeabilizzazione degli impalcati e di regimentazione delle acque di piattaforma, con ripristino dei giunti di dilatazione, sostituzione degli appoggi e adeguamento delle barriere di protezione. Ultimazione prevista per il 3 maggio del prossimo anno. Un altro sostanzioso pacchetto di lavori concerne il viadotto Pozzale (siamo sempre a nord di Pieve), sottoposto per un tratto di quasi 600 metri allo stesso trattamento del vicino Mottarelle e con una data di conclusione dei lavori stabilita per il 5 luglio 2025.

È di nuovo in corso di ridefinizione la scadenza di consegna per la piazzola di sosta all’altezza di Pieve Santo Stefano franata nel febbraio del 2018 e appena ricostruita (si sta innalzando un muro di terra rinforzata), ma siamo comunque in stato molto avanzato. E il prossimo 3 giugno sarà in dirittura di arrivo l’adeguamento degli impianti di illuminazione all’interno delle gallerie Poggio, vicino a Madonnuccia e Pozzale, appena sopra Pieve, così come per il 17 agosto è programmato l’epilogo per l’installazione dei ribattezzati "pali neri", ovvero i sistemi tecnologici avanzati per l’infomobilità e la sicurezza (Smart Road). Non dimenticando i pezzi di strada nei quali si dovrà intervenire per risistemare buche e avvallamenti, o anche (è successo nei giorni scorsi vicino a Cesena) pezzi di giunti sporgenti dall’asfalto che hanno provocato danni alla carrozzeria di più auto, come segnalato su "Vergogna E45", il public group su Facebook che conta migliaia di iscritti e che riporta attraverso post le lamentele degli automobilisti e dei camionisti sulle condizioni della strada.

Di fatto, si è adesso trasformato in un profilo informativo in tempo reale anche su incidenti, maltempo e altri imprevisti che possono creare disagi alla circolazione. Insomma, un gruppo a metà fra la protesta e il servizio.