
di Marco Corsi
Un progetto ambizioso, che punta a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera del 40% entro il 2030. E’ il piano di decarbonizzazione illustrato martedì scorso dal gruppo Beltrame nel corso di un evento che si è tenuto a San Vigilio Pozzolengo, nel bresciano. Fondato nel 1896, AFV Beltrame Group è attualmente uno dei maggiori produttori di barre d’acciaio e acciai speciali in Europa. Conta quattro acciaierie a forno elettrico e dodici laminatoi, localizzati 7 stabilimenti in Italia, Francia, Svizzera e Romania, con un totale di oltre 2.200 dipendenti, oltre 2 milioni di tonnellate di acciaio vendute ogni anno e attività commerciali in oltre 40 paesi. A San Giovanni ha uno degli stabilimenti più importanti e lo scorso anno sono stati celebrati i 150 anni dell’antica Ferriera, vero fiore all’occhiello della città. Molti gli investimenti che saranno messi in campo nei prossimi anni in tema di sostenibilità ambientale. Tutto ruota attorno a Chalibria, un innovativo acciaio certificato ‘carbon neutral’ firmato proprio da Beltrame. Come ha spiegato Raffaela Ruella, managing director, saranno 200 i milioni di euro dirottati, nei prossimi cinque anni, in questa direzione. "Un articolato piano di decarbonizzazione – ha detto - che si fonda sull’efficienza energetica, con la riduzione dei consumi, il rinnovamento dei forni di riscaldo, il miglioramento dell’efficienza, l’aumento dell’utilizzo dell’energia rinnovabile al posto dell’energia fossile e pratiche di economica circolare, con la sostituzione di materiali naturali con materiali di recupero con i polimeri. Senza dimenticare il riutilizzo della scoria bianca al posto della calce". Nonostante le emissioni generate dalle attività del gruppo siano al sotto delle medie internazionali ed europee di settore, l’azienda intende migliorare ancora le proprie performance con un taglio del 40% entro i prossimi sette anni.
"Attraverso Chalibria vogliamo trasmettere la strategia di sostenibilità della nostra azienda – ha aggiunto Carlo Beltrame, manager dell’azienda - Quello su cui stiamo cercando di concentrarci è essere sicuri di avere il prodotto giusto: le evoluzioni a livello europeo sono talmente veloci, i cambiamenti così rapidi che bisogna rispondere tempestivamente".
"Attraverso Chalibria stiamo dimostrando che la sostenibilità può e deve essere totalmente integrata nel business, nella strategia, nella cultura e nell’intera catena del valore. Essere o non essere sostenibili non è più una scelta: ne va della sopravvivenza sul mercato", ha poi ricordato Barbara Beltrame, che si occupa del settore marketing e comunicazione del gruppo.