LUCA AMODIO
Cronaca

Intossicati nella chiesa. Partono le azioni legali

Alcune famiglie si stanno rivolgendo agli avvocati mentre ancora non ci sono avvisi di garanzia per la fuga di gas alla recita. Il parroco: "Sollevato per i bimbi".

Intossicati nella chiesa. Partono le azioni legali

Intossicati nella chiesa. Partono le azioni legali

"Sono davvero contento che tutti i bambini adesso stiano bene e siano tornati a casa dalle loro famiglie: questa è la cosa più importante di tutte". Ci dice così, sollevato, Don Piero Sabatini, parroco di Pergo e Sant’Angelo, a ormai tre giorni da quel brutto pomeriggio dell’Epifania in cui una fuga di monossido di carbonio dall’impianto di riscaldamento della Parrocchia aveva mandato all’ospedale 13 persone, di cui la metà bambini. Don Piero Sabatini non è indagato (almeno per il momento) e ci dice che non gli è arrivato alcun avviso di garanzia. C’è però da aspettarsi che il parroco verrà sentito dagli investigatori, almeno come persona informata dei fatti, così da spiegare agli inquirenti quale sia stato il percorso che abbia portato nelle settimane scorse a una nuova certificazione di funzionamento di quell’impianto che già un anni fa aveva dato qualche problema: era il novembre del 2022 quando una simile fuga di monossido dalla parrocchia di Pergo aveva mandato all’ospedale il sacerdote di allora, Don Benito, e un’altra donna.

Sabato scorso c’è stato il bis, su scala maggiore: 13 persone erano state trasportate d’urgenza al pronto soccorso, la metà bambini di cui alcuni alla camera iperbarica di Firenze e Grosseto, senza contare più di altre 20 persone che poi sono recate al pronto soccorso autonomamentenelle ore successive. Alla fine già lunedì tutti i bambini erano tornati a casa ma ciò non toglie quegli attimi di paura, impressi nella testa dei genitori. Genitori che adesso chiedono con fermezza che sia fatta chiarezza: le responsabilità, anche dal punto di vista penale, devono essere accertare. Per questo in procura è già stato aperto un fascicolo per ricostruire per quale negligenza sia successo tutto quello che, se non fosse stato per un intervento tempestivo, sarebbe potuta diventare una tragedia.

L’ipotesi di reato è disastro colposo anche se non è escluso che questo possa essere derubricato a lesioni gravi o gravissime. Al momento è presto per dirlo tant’è che l’inchiesta è al momento aperta contro ignoti. L’unica certezza è che l’impianto di riscaldamento è stato sequestrato dai vigili del fuoco. C’è però da dire che, a prescindere dalla cartella aperta d’ufficio in procura, alcuni genitori presenti in parrocchia il giorno della recita si stanno già muovendo autonomamente: così alcuni avvocati sono stati incaricati dalle famiglie ma ancora è presto per dire quali siano le mosse legali che verranno intraprese.