"Incontro deludente e senza fatti". L’amarezza del comitato pendolari

Riunione deludente tra pendolari e autorità regionali a Firenze. Nessuna proposta concreta emersa, appuntamento tra 20 giorni per limitare disagi. No al passaggio sulla linea lenta. Prossimo vertice il 26 marzo.

"Una riunione deludente". Così il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re sulla riunione in Regione. Contrariamente a quanto annunciato in un primo momento - il tutto si doveva tenere in video conferenza - I sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, gli assessori, oltre all’assessore toscano ai trasporti Stefano Bacceli si sono ritrovati a Firenze assieme ai vertici di Rfi e Trenitalia per un faccia a faccia che ha iniziato una sorta di percorso ma che, all’atto pratico, non ha prodotto niente di concreto. È questa l’amarezza che proprio Da Re esterna al termine della cabina di regia durata all’incirca due ore.

"Usciamo da questo incontro senza proposte concrete, speravamo di poter avere qualcosa che potesse comunque farci sperare in un risvolto positivo della cosa ma, all’atto pratico, non è emerso niente che, almeno per il momento, possa farci tornare a casa con il sorriso". Ci si è ridati appuntamento tra una ventina di giorni dove, finalmente, dovrebbero essere messe sul piatto alcune proposte per vedere di poter limitare al minimo i disagi dei pendolari.

"Assieme all’assessore Baccelli ci siamo dati appuntamento tra una ventina di giorni, durante i quali sia i vertici di Rfi e Trenitalia dovrebbero, giusto usare il condizionale, fornire alcune proposte che saranno naturalmente messe all’attenzione di tutti noi".

Un punto d’incontro c’è comunque stato: no al passaggio sulla linea lenta che aumenterebbe notevolmente il disagio già presente tra i fruitori dei convogli: "Su questo - conclude Da Re - ci siamo trovati d’accordo con l’assessore perchè sarebbe un disagio enorme passare sotto la linea lenta. Non resta da aspettare quello che ci proporranno".

Il 26 marzo, poi, ci sarà un nuovo vertice tra il presidente della regione Giani, l’assessore Baccelli e i vertici di Rfi e Trenitalia per approfondire ulteriormente la questione. Qualcosa, insomma, si sta muovendo.

Massimo Bagiardi