Cocaina in autostrada: droga per tre milioni trovata in auto. Dove era diretta?

Blitz della polizia stradale in pieno giorno: in manette un uomo di 49 anni senza precedenti specifici

Arezzo, 23 aprile 2022 - Alla guida di una Peugeot, un insospettabile di 49 anni è stato trovato in Autosole con la bellezza di 21 chili di cocaina. Polvere bianca purissima che immessa sul mercato finale dello spaccio sarebbe valsa una fortuna, oltre i tre milioni di euro. Non è il copione di un film, anche se la storia ricorda quella di Leo Sharp, un novantenne che divenne un corriere della droga per il cartello messicano, storia vera, narrata nelle scene del film "The mule", dell’intramontabile Clint Eastwood.

È un colpo grosso, l’ennesimo, messo a segno dalla Polizia stradale in A1, all’altezza di Monte San Savino, due giorni fa. La Polizia di Arezzo lo ha intercettato e arrestato. Non a bordo di una Ford F-100 degli anni Settanta, ma su una recente Peugeot 3008, con targa italiana. Erano le 14.45, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle, durante la consueta vigilanza lungo l’autostrada del Sole, lo ha fermato.

Al volante un calabrese di 49 anni incensurato, a dire il vero qualche piccolo, vecchio, precedente lo aveva, ma non riconducibile in nessun modo al mondo degli stupefacenti. A destare, da subito, sospetti nei poliziotti le sue risposte troppo evasive e l’atteggiamento nervoso, a tal punto da far scattare un’attenta perquisizione dell’auto.

Superata la confortante apparenza di normalità che trasmetteva l’uomo, l’attenzione degli agenti è caduta su un particolare. Sulle viti di fissaggio dei sedili anteriori, che sembravano essere state svitate e avvitate di recente.

Particolare che ha fatto subito pensare ad un doppiofondo, espediente visto e rivisto dagli agenti, utilizzato per nascondere droga, armi, denaro. "E così, armati di cacciavite, hanno smontato completamente la struttura, scoprendo due capienti vani che custodivano venti panetti di cellophane risultati poi contenere 21,775 chili di cocaina purissima" come raccontato da Alessandro Rossi, dirigente della polizia stradale di Arezzo.

L’uomo non ha cercato di dare spiegazioni, verosimili o meno. Colto con le mani nel sacco si è limitato ad assistere, inerme, all’operato della polizia, immaginandosi l’inevitabile epilogo. Dove fosse diretta la droga è ancora al vaglio degli investigatori; sicuramente, in una destinazione più a nord di Arezzo, vista la direzione verso cui viaggiava l’uomo.

Certo è che, una volta tagliata e immessa sul mercato dello spaccio al dettaglio, avrebbe fruttato un tesoretto pari ad oltre tre milioni di euro, che sarebbe potuto aumentare a seconda dei tagli. Cifre da capogiro che rendono chiaro il senso dell’affare, dietro al quale c’è sicuramente una organizzazione criminale di cui l’uomo non è certo il responsabile.

Con ogni probabilità il suo compito era quello di "corriere". Un broker insospettabile, forse un improvvisato trafficante che avrebbe ottenuto un compenso. La realtà supera il cinema, o meglio le pellicole spesso raccontano, romanzando, la realtà. Un contesto nel quale continua a indagare la polizia mentre il calabrese è stato arrestato e portato in carcere. Il carico milionario di droga e l’auto sono sotto sequestro.