LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il Trecento in trasferta. La pittura di Lorenzetti brillerà anche a Londra

Dopo il successo strepitoso a New York, il polittico sarà alla National Gallery. Il capolavoro sarà esposto insieme ad altre opere del Medioevo toscano .

Il polittico di Pietro Lorenzetti durante la mostra a New York

Il polittico di Pietro Lorenzetti durante la mostra a New York

L’oro del Polittico di Lorenzetti ha stregato New York. In quattro mesi un milione di visitatori, stimano gli organizzatori, hanno attraversato le sale del Metropolitan Museum dove il capolavoro è diventato star della mostra-evento. Ne ha scritto il New York Times che al Polittico ha dedicato la prima pagina dello speciale cultura e ha scelto proprio l’opera di Pietro Lorenzetti per raccontare la rassegna sulla pittura senese del Trecento. Ora il Polittico è pronto a conquistare Londra insieme ai tesori della preziosa collezione toscana, dall’8 marzo alla National Gallery.

Con un’anteprima esclusiva (il 5 marzo) che porterà sul red carpet dell’evento anche le restauratrici del team Ricerca che nel 2020 hanno completato il restauro dell’opera custodita nella chiesa della Pieve, ad Arezzo. Così come avvenuto per il taglio del nastro al Met insieme al sindaco Ghinelli artefice del rilancio della mostra dopo lo stop imposto dal Covid, Marzia Benini e Paola Paola Baldetti hanno ricevuto l’invito dalla Galleria londinese. "Per noi significa tagliare un altro traguardo, il coronamento di quel sogno che sembrava quasi impossibile ma che grazie anche al contributo di due coppie di mecenati americani, Pam e Doug Walter e Kathy e Peter Darrow, è diventato realtà nel 2020 con il ricollocamento dell’opera nella sua sede originaria", spiega Marzia Benini. Che ricorda il legame con "Caroline Campbel, nel 2018 responsabile dell’arte antica per la Galleria londinese e oggi guida la National Gallery a Dublino, in Irlanda. All’epoca ragionammo insieme a tutti i soggetti interessati a organizzare la grande mostra, poi sospesa per la pandemia". Per le restauratrici aretine sarà come riallacciare i fili di una lunga storia costruita attorno al capolavoro rinato anche grazie a una mobilitazione sulle risorse che ha incrociato benefattori americani e italiani.

Ma qual è il fascino del Polittico? "È un’opera monumentale, in cui si coglie una luce quasi divina nel fondo oro utilizzato dal Lorenzetti per creare uno spazio ultraterreno ai santi raffigurati. Questa luminosità data dalle parti in oro ripulite, crea un effetto straordinario: la luce che viene fuori dalle incisioni, rifrange in tutte le direzioni e diventa come un’opera preziosissima di oreficeria. E il Polittico, al tempo di Lorenzetti, era considerato come un gioiello di oreficeria dipinto su materiale ligneo. L’obiettivo era esprimere un’opera a maggior gloria di Dio", sottolinea Benini che domani partirà per la City. L’impatto della mostra toscana al Met di New York è stato imponente: molti sono rimasti affascinati dalla perfezione dei capolavori della pittura senese del Trecento e c’è perfino chi si è commosso davanti alla perfezione dell’uso dell’oro di Duccio da Boninsegna, alla delicatezza della Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti.

La sapienza di Simone Martini nella tecnica dei colori che accendono le forme è un particolare tra i più apprezzati. Come pure l’Annunciazione e la sinopia nella Capella di San Galgano (1334-36) custodite nell’Eremo di Montesiepi a Chiusdino. Sono le recensioni pubblicate dai maggiori quotidiani e riviste d’arte che hanno valorizzato il tour anglosassone della collezione toscana. Che saprà stupire anche i cultori dell’arte nel regno di Carlo III d’Inghiltera.