Il sindaco Tavarnesi e la memoria: "Un giorno che aspettavo da 25 anni: ora avanti con il progetto del museo"

Dalla creazione dell’associazione che ricorda i tragici fatti del 1944 all’impegno verso le nuove generazioni. L’emozione per la visita del presidente Mattarella: "Un onore, pensando ai familiari delle vittime e ai giovani".

Il sindaco Tavarnesi e la memoria: "Un giorno che aspettavo da 25 anni: ora avanti con il progetto del museo"

Il sindaco Tavarnesi e la memoria: "Un giorno che aspettavo da 25 anni: ora avanti con il progetto del museo"

di Matteo Marzotti

CIVITELLA

Quando il presidente della Repubblica scenderà dall’auto in piazza Becattini sarà tra i primi a stringergli la mano, indossando la fascia tricolore. Per Andrea Tavarnesi la visita del capo dello Stato a Civitella è più di un appuntamento istituzionale. Oltre ad essere il primo cittadino, Tavarnesi, è anche originario di Civitella, ma soprattutto tra i soci fondatori dell’associazione Civitella Ricorda. "Quello che provo è un sentimento particolare, un affetto - confessa il sindaco - sia perchè da 25 anni faccio parte insieme a Ida Balò, Terzilio Bozzi, don Francesco Sensini e altri dell’associazione Civitella Ricorda, sia perchè nella strage perse la vita anche il mio bisnonno. Ricevere il presidente Mattarella è un onore ricordando le vittime di quel 29 giugno e poi ritengo questo appuntamento importante anche per i familiari delle vittime e di chi ha visto in particolar modo gli orrori della guerra. Il primo pensiero va a loro".

Tavarnesi, da molto tempo stavate lavorando per la visita di Mattarella.

"Come amministrazione negli ultimi anni abbiamo sempre invitato il presidente della Repubblica. Quest’anno oltre all’invito abbiamo anche allegato un plico che raccontava la storia di Civitella. Abbiamo illustrato anche quel percorso iniziato in occasione del 50esimo anniversario della strage, la nascita dell’associazione Civitella Ricorda, la visita del presidente Ciampi, quella dell’ambasciatore e del ministro tedesco che chiese scusa per quanto accaduto, il gemellaggio con Kämpfelbach - sottolinea Tavarnesi - siamo davvero felici che il presidente abbia scelto di venire a Civitella per festeggiare il giorno della Liberazione, la festa della libertà della democrazia. Un onore per il nostro territorio ma credo anche per tutta la provincia e la regione".

Un ruolo importante sarà quello degli studenti.

"Un coinvolgimento importante che vedrà il coro del nostro istituto esibirsi cantando l’inno, ma poi saranno presenti alcune delegazioni degli studenti di altre classi e dell’istituto di Bucine oltre che del Parlamento Regionale degli studenti. E poi almeno altri 130 tra ragazzi e ragazze assisteranno all’evento tramite il maxischermo allestito in piazza: accoglieranno il presidente sventolando tante bandiere con il tricolore. Questa giornata è anche per loro, per coltivare la memoria".

Cosa rappresenta per Civitella la visita del capo dello Stato?

"Come ho detto un momento importante per le nuove generazioni e per i familiari delle vittime che questa mattina saranno in piazza. Questa visita però è anche un punto di partenza. Da qui possiamo e vogliamo ripartire, Comune e associazione, per il prossimo step che riguarda la Sala della Memoria che vogliamo trasformare in un museo vero e proprio, dotato di strumenti informatici, per raccontare a tutti, e in particolare ai giovani, in maniera sistematica e sequenziale il contesto storico fino all’eccidio mettendo a disposizione nuovi spazi. Un progetto per il quale siamo già al lavoro".