
Il progetto
Arezzo, 5 febbraio 2024 – Incoraggiare il pensiero scientifico fin dalla tenera età demistificando la figura dello scienziato come inarrivabile. La scuola primaria cortonese Venuti di Sodo ha accolto la sfida.
È una delle 80 scuole che da nord a sud in Italia che ha scelto di prendere parte attivamente al progetto “Penne amiche della scienza”, iniziativa fondata dalla scienziata Valentina Borghesani ricercatrice in neuroscienze cognitive a Ginevra.
Il progetto prevede un incontro epistolare tra giovani scienziate e scienziati italiani che lavorano in vari paesi esteri e vengono da diverse tappe di carriera. Anche le discipline sono eterogenee, dalla matematica, fisica, ingegneria, scienze biologiche e della salute, fino alle materie umanistiche, come linguistica e archeologia.
L’iniziativa si regge interamente sulla buona volontà delle insegnanti e degli scienziati. L’iniziativa è al sesto anno ed è cresciuta molto. Per la scuola cortonese, già al secondo anno di partecipazione, l’edizione 2024 ha portato una doppia soddisfazione: lo scienziato abbinato al progetto è arrivato in carne ed ossa a conoscere direttamente i ragazzi della quinta classe della scuola primaria.
Venerdì c’è stata la visita di Riccardo Muolo un giovane laureato in matematica applicata e adesso Postdoctoral researcher al Tokyo Institute of Tecnology in Giappone a cui ha preso parte anche il dirigente scolastico Alfonso Noto. “Per noi e i nostri ragazzi è stata una giornata molto emozionante – confermano le maestre Irma Batani e Cristina Lorenzoni che seguono con passione il progetto.
I ragazzi sono rimasti affascinati dalle parole dello scienziato che con parole semplici e accattivanti ha mostrato come la matematica abbia applicazioni dalle neuroscienze al calcio. Hanno fatto molte domande sulla sua vita e sul Giappone. Bellissime le riflessioni finali che hanno sottolineato l’importanza del non arrendersi e di imparare dagli errori, sia nella scienza sia carriera scolastica, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni”.
“Questa iniziativa rimarca l’importanza della scuola e dell’università pubblica nel dare opportunità a tutte le bambine e i bambini, che si poggia sull’impegno di maestre e maestri che vanno oltre il loro compito per appassionare le bambine e i bambini al mondo della cultura e della scienza.