REDAZIONE AREZZO

Il Prefetto: "I migranti? Non troppi, percentuali da prefisso telefonico"

Alessandra Guidi fa il punto della situazione sull'accoglienza: "Monitoriamo ciò che succede nei centri: spacciatori? Non fra gli ultimi arrivati"

PREFETTA_WEB

Arezzo, 8 giugno 2016 - Insiste anche ad Arezzo il nodo migranti. Sono troppi, no dobbiamo fare la nostra parte. Affermazioni che si ripetono giorno dopo giorno un po’ dappertutto, dal bar ai salotti televisivi alle polemiche politiche che non mancano, nemmeno dalle nostre parti. Visto il periodo di relativa calma, da una settimana non ci sono nuovi arrivi sul territorio, ne abbiamo approfittato per fare il punto della situazione con il Prefetto Alessandra Guidi che, in primo luogo, sfata il mito del sovraffollamento:

«Attualmente, abbiamo 817 migranti ospitati sul territorio, “spalmati“ su circa 100 strutture. Su una popolazione di circa 350 mila abitanti, la percentuale è da prefisso telefonico...»

Eppure, da più parti ci si lamenta che Arezzo è al limite della capienza

«Vorrei fare un passo indietro per spiegare come, appena un anno fa, solo un terzo dei comuni avevano messo a disposizione delle strutture per l’accoglienza. Ad esempio, l’intero Valdarno non ospitava nessuno. Adesso la situazione è capovolta, soltanto un terzo dei Comuni non ha migranti all’interno dei propri confini. Si tratta, comunque, di realtà molto piccole e stiamo lavorando affinché anche queste accolgano qualcuno. Detto ciò, in percentuale Badia Tedalda o Sestino ospitano più migranti di Arezzo città».

Quindi il numero aumenterà? «No. All’interno del nuovo bando abbiamo ridotto la capienza del capoluogo a 220, attualmente sono circa 260. Questo è possibile proprio perché stiamo realizzando quel modello di accoglienza diffusa che ci ha permesso di trovare un equilibrio. Le presenze sono in linea con quelle dello scorso anno. In cifre, l’anno scorso tra gennaio e maggio avevamo 260 richiedenti asilo, quest’anno 280».

Si è parlato di un allarme delinquenza, alcuni migranti sarebbero stati sorpresi a spacciare

«La vicenda di cui si è detto e scritto non riguarda nessuno degli oltre 800 ospitati attualmente, si tratta di persone arrivate con altri programmi, negli anni passati. Non si può escludere che qualche male intenzionato approfitti della situazione per intrufolarsi nel territorio e delinquere. Per scongiurare questo pericolo, facciamo controlli a sorpresa molto frequentemente. Di recente, ad esempio, abbiamo allontano 10 persone dal territorio ed effettuato una ventina di diffide. L’attenzione è sempre molto alta».