
Mercatino delle Pulci al Palaffari
Arezzo, 29 aprile 2019 - Ce n'è di strada fra un mercatino delle pulci nato quasi per caso, con lo scopo di strappare una domenica al mese Campo di Marte agli spacciatori el’evento che è diventato il più frequentato nel calendario annuale del Palaffari. Sì, avete letto bene: il più partecipato, più delle fiere orafe, più di Agri & Tour, più delle fiere degli sposi e delle auto e d’epoca, gli appuntamenti di maggior richiamo nel cartellone di Arezzo Fiere, che si vanta ancora nel proprio sito web di essere il polo fieristico più importante del Centro Italia.
I conti del resto si fanno alla svelta. Il mercatino si è ormai stabilizzato sulle 40 mila presenze a ogni edizione, che basterebbero da sole a stracciare ogni altro evento del Palaffari. Troppo facile, dirà qualcuno: è il solo nel quale si entra gratis. Obiezione centrata, perchè così Arezzo Fiere non ci guadagna niente: incassi zero, restano solo le spese. Che non saranno un granchè ma bastano a mandare in rosso i bilanci. Infatti, dal prossimo mercatino, quello di settembre, arriverà il biglietto d’ingresso. Due euro soltanto, ma è facile prevedere che basteranno a calmierare un po’ gli afflussi.
Di quanto? Proviamo a essere drastici e ipotizziamo che le presenze si dimezzino, da 40 a 20 mila. Ebbene, anche in questo scenario, le «Pulci» rimarrebbero non l’appuntamento principale dal punto di vista dell’economia aretina, titolo che spetta indubbiamente alle due mostre orafe, ma quello che calamita più folla. Ancora una volta sono le cifre che lo dicono.
La Fiera del Fuoco di qualche settimana fa, dedicata a stufe, caminetti e affini, ha attirato 20 mila persone in un weekend (quindi la media è di 10 mila al giorno) ed è stato considerato un successone. Idem dicasi per un classico come Agri & Tour che si attesta sulle 15-16 mila presenze, sempre in più giorni. Le Fiere orafe sono un discorso a parte, perchè non sono aperte al pubblico ma solo agli operatori.
Comunque Oro Arezzo fa 16 mila partecipanti, mentre Gold Italy si ferma alla metà, 8 mila. L’asticella, spiegano fonti di Arezzo Fiere,oltre la quale una fiera viene giudicata riuscita è intorno alle 6-8 mila presenze. Livello sul quale si attestano la due giorni del fumetto (3 mila per ciascuna data) o la fiera degli sposi. Meglio va la mostra delle auto d’epoca di gennaio, «Arezzo Classic Motors», che scatena l’entusiasmo degli appassionati e qualche fila in biglietteria ma non supera neppure quella la quota 20 mila.
Per dire quanto il mercatino partito dal niente, meglio da qualche decina di banchi di entusiasti svuotasoffitte sia diventato un fenomeno di costume, capace di scatenare feroci polemiche con qualche associazione di categoria e anche timori di vampirizzazione per il più importante appuntamento turistico cittadino, la Fiera Antiquaria ovviamente. In realtà, anche alla luce di quanto esposto al Palaffari, sembra evidente che le Pulci si fermano dove comincia l’Antiquaria.
Da un lato una Porta Portese minore, dove si trova l’usatoo, dall’altro la qualità del prodotto d’epoca. Un po’ di concorrenza semmai c’è sui libri, perchè al mercatino affiora ormai qualche buon pezzo, ma nel complesso è marginale. Ecco perchè ad Arezzo Fiere l’evento se lo tengono stretto. Contano i numeri, le polemiche non fanno farina.