FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Il grido d’allarme della procura: "Manca personale: ufficio a rischio". È una corsa a tre per il dopo-Rossi

Nell’inaugurazione dell’anno giudiziario emerge la mancanza di dieci unità amministrative. Tempi lunghi per il nuovo procuratore atteso per dopo l’estate: Marini, Dito e Maggiore i nomi forti.

Il grido d’allarme della procura: "Manca personale: ufficio a rischio". È una corsa a tre per il dopo-Rossi

Non manca soltanto un procuratore capo da oltre un anno: la procura della Repubblica di Arezzo fa fatica a portare aventi le inchieste per una carenza di personale che mette a rischio tutta l’attività dell’ufficio stesso. Lo mette nero su bianco nella sua relazione annuale il procuratore facente funzioni Elisabetta Iannelli in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario: "Le scoperture della pianta organica per il personale amministrativo ammontano complessivamente a dieci unità - scrive Iannelli – compreso il dirigente amministrativo il cui posto è scoperto dall’anno 2014, con un’incidenza sul totale delle unità previste in pianta organica pari al 27,03%. Particolarmente grave la carenza delle unità appartenenti ai profili professionali di cancelliere esperto (4) e assistente giudiziario (3)".

Sul punto il procuratore segnala che "il numero del personale in servizio si presenta assolutamente insufficiente, soprattutto per assicurare servizi di primaria importanza quali l’iscrizione immediata delle notizie di reato, l’assistenza ai magistrati, le esecuzioni penali e la preparazione dei fascicoli per il dibattimento. Se a tali vuoti di organico si aggiunge l’aumentato carico di adempimenti che adesso vengono richiesti, appare concreto il rischio di non riuscire più a garantire la piena funzionalità di tutti gli uffici amministrativi".

"La situazione delle procure toscane per quanto riguarda il personale amministrativo è difficilissima", ha ribadito il procuratore generale Ettore Squillace Greco alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Toscana. "Vanno ringraziati la Regione e il suo presidente, che hanno dimostrato ancora grande sensibilità istituzionale, creando i presupposti per mantenere nei nostri uffici personale distaccato che è, nella situazione attuale, una boccata d’ossigeno. Ma il prezioso sostegno non può bastare".

Schizzano del +25,49% le inchieste per omicidio volontario nel distretto giudiziario toscano.c Tra il 2022 e il 2023, i fascicoli aperti sono stati 64 contro i 51 del periodo precedente. Sono aumentati i delitti contro le donne: 7, di cui due matricidi, contro i 4 del periodo precedente. I crescita anche i delitti contro la libertà sessuale (+7,31%), i maltrattamenti ( +3,05%) e sostanzialmente stabili gli atti persecutori (+0,89). In calo invece le iscrizioni per tentato omicidio, che passano da 67 a 48 con una flessione percentuale di -28,36%. In tema di reati in materia di lavoro, in picchiata gli omicidi colposi, che "passano da 12 del precedente periodo a 10 di quello in esame e delle lesioni gravi e gravissime (- 9,62).

Intanto per la fine dell’estate dovrebbe arrivare il nuovo procuratore capo di Arezzo dopo l’addio di Roberto Rossi finito alla procura generale di Ancona. Diversi i magistrati che si sono iscritti al concorso per assumere la guida della procura retina: Tra questi Giulio Monferini della Dda di Firenze, uno dei titolari dell’inchiesta Keu che ha scosso dalle basi il sistema di smaltimento rifiuti speciali in Toscana toccando anche la provincia di Arezzo. Ma il nome che appare in vantaggio è quello di Nicola Marini, sostituto a Siena dove si è occupato del caso di Davide Rossi. Tra gli altri nomi ci sono l’attuale procuratore di Isernia Fucci, il procuratore aggiunto di Perugia Cicchella e Andrea Boni, già stato ad Arezzo, attualmente procuratore di Urbino ma in odore di trasferirsi a Siena soluzione che potrebbe gradire essendo di Montepulciano. Nella lista si leggono poi i nomi dei sostituti in forza alla procura aretina Julia Maggiore, tra i nomi forti e Marco Dioni. Salgono le quotazioni di Gianfederica Dito della Procura di Roma che tra gli altri ha portato avanti anche l’inchiesta sull’attacco neofascista alla sede della Cgil che ha portato alla condanna dell’aretino Lorenzo Franceschi. La prima commissione del Csm trasmetterà poi al plenum. Ma i tempi non si annunciano veloci.