
Il direttore dell’Arezzo Equestrian Centre Riccardo Boricchi. A destra, una gara
Una Fiera Cavalli estiva sul modello di quella di Verona. È l’ultima idea di Riccardo Boricchi, che con la sua grande passione per i cavalli e con un fiuto non indifferente per gli affari, ha fatto diventare l’Arezzo Equestrian Centre il miglior centro ippico in Italia ed il terzo in Europa. Imprenditore, sposato e padre di tre figli, nel 2010 ha preso in gestione da Ita Marzotto il centro di San Zeno, arricchendolo di anno in anno, di impianti e di eventi. E adesso a una settimana dal via del Toscana Tour, è già al lavoro con il suo team per organizzare la Fiera Cavalli Summer che regalerà agli aretini un weekend, quello dal 13 al 15 giugno, dedicato a 360 gradi al mondo del cavallo con spettacoli ed eventi sportivi.
Boricchi, come è nata l’idea di prendere in gestione l’Arezzo Equestrian Centre? "Ho sempre avuto la passione per l’equitazione, trasmessa anche da mio padre che era allevatore di cavalli da trotto. Da ragazzo ho praticato il salto ostacoli e nel 2010 ho aperto un mio centro a Bettolle che mi ha consentito di fare esperienza. Nell’ottobre 2020 quando si è prospettata l’ipotesi di poter prendere in gestione l’Arezzo Equestrian Centre, ho colto al volo l’occasione. Ed è iniziato così un viaggio fatto di eventi equestri a grandissimi livelli. Già Ita Marzotto aveva impostato questo centro verso gare internazionali. Con Carlo Bernardini abbiamo continuato su questa scia, migliorandola e potenziandola. Il Toscana Tour accoglie ora 1200 cavalli provenienti da 40 nazioni. Abbiamo avuto poi tanti altri eventi internazionali e nazionali di dressage e completo."
Quali le difficoltà incontrate per dare una marcia in più all’Equestrian? "Siamo passati in mezzo alla pandemia. Per due anni di seguito siamo stati bloccati proprio alla partenza del Toscana tour. Un anno per il Covid e un altro anno per la pandemia equestre. Doppiamente sfortunati e questo ci ha fatto faticare. Ma ne siamo usciti indenni e fortificati, grazie anche alla nostra federazione l’equitazione è uno di quei sport che si è fortificato nella pandemia, con la gente che ha scoperto il valore di fare sport all’aria aperta."
Qual è il segreto di tanto successo? "La grande passione per l’equitazione e poi il non fermarsi mai. Non bisogna mai pensare di essere arrivati. Bisogna sempre trovare una novità, come la Fiera Cavalli Summer che si terrà a giugno. E poi importanti innovazioni tecniche, dal parco ostacoli, alla cura dei campi con sabbie speciali che garantiscono un’ottima tenuta in ogni stagione dell’anno. Un tempo d’inverno i concorsi erano tutti nei maneggi coperti, noi nei nostri campi riusciamo a gareggiare outdoor tutto l’anno."
Perché tanti big dell’equitazione vengono all’Equestrian? Cosa li attira? "La struttura la fa da padrone con la qualità dei campi. Ma non dimentichiamoci che siamo nella nazione più bella del mondo e nella regione più bella d’Italia."
Gli stranieri che vengono a gareggiare visitano Arezzo? "Un pomeriggio per andare in centro se lo prendono. Siamo in contatto continuo con la giunta per potenziare questo collegamento. Ogni anno facciamo un pezzettino in più. E comunque già ora durante il Toscana Tour è facile vedere gente che gira per Arezzo con gli stivali da equitazione..."