
Il biglietto della discordia. Fortezza a pagamento: "Ma solo per le mostre"
Per gli aretini pensare alla Fortezza significa pensare ad un luogo di passeggiate, tempo libero e, come accaduto negli ultimi anni anche eventi. Una delle aree che dopo il restauro ha catturato l’attenzione visto il lungo periodo di chiusura per i lavori di recupero. Un luogo completamente diverso rispetto a quello che anni addietro era associato all’ultimo giorno dell’anno scolastico o "a rifugio" per un giorno da libri e banchi di scuola. Oggi la Fortezza è a tutti gli effetti un sito archeologico, un luogo dove poter mettere in mostra opere d’arte, e da qui ecco nascere (forse) un nodo che ha sorpreso in parte alcuni aretini. Un nodo che non è legato agli orari di apertura, dalle 11 alle 19, quanto semmai ai biglietti. Già perché come spiega il sito della Fondazione Guido d’Arezzo per accedere alla Fortezza si paga un biglietto di otto euro. Un prezzo che scende a quattro – quindi con una riduzione del 50 per cento – se chi accede alla struttura è over 65, socio Fai, socio Coop o del Touring Club, oppure se ha un’età compresa dai 6 ai 24 anni, o se invece è residente nel Comune di Arezzo. Il punto è proprio questo.
Chi fa notare il prezzo del biglietto spiega che di fatto si paga anche per una semplice passeggiata sul camminamento. Vale a dire che fare come accadeva prima del restauro, ovvero salire al Prato, imboccare il cancello di ingresso e ammirare Arezzo dall’alto, oggi comporta la quota di quattro euro da dover pagare ogni volta. Pronta la risposta a tal proposito della Fondazione Guido d’Arezzo. In realtà il pagamento del biglietto è previsto in occasione delle mostre e non tutto l’anno – fanno notare dalla Fondazione – e solitamente si parla di un lasso di tempo che va da metà giugno fino a settembre, massimo ottobre. Ma c’è di più, soprattutto guardando la natura della Fortezza. Di fatto non è più solo un’area verde, un luogo sicuramente unico che offre una visuale a dir poco spettacolare della città all’interno di un contesto storico.
Oggi la Fortezza è un sito archeologico alla luce di quanto emerso nel corso degli scavi, come ad esempio i resti della chiesa di San Donato in Cremona, risalente all’anno Mille, e non solo. Insomma, è un vero e proprio museo della città dove oltre a poter riscoprire la storia di questa fortificazione, il suo utilizzo, è anche un luogo dopo poter ammirare varie opere d’arte in base alle mostre che vengono organizzate. In poche paroleil biglietto diventa sì di ingresso ma non solo alla struttura, sito archeologico, ma anche alle singole mostre. E tutto questo senza dimenticare come il contributo versato (anche dagli aretini nella forma dei quattro euro) di fatto contribuisce anche al mantenimento in sicurezza dell’area e alla sua conservazione.
Matteo Marzotti