
di Laura Lucente
Venti espositori stanno dando vita ad un percorso ricchissimo fra complementi di arredo e oggetti quotidiani. Preziosità e curiosità, argenti, ceramiche, vasi e sculture, creazioni dal 1500 ai primi decenni del Novecento. La 60esima edizione della Cortonantiquaria, riserva sempre chiccheche meritano una visita. Anche la location nel cuore del centro storico della città, all’interno del centro convegni di Sant’Agostino, ha il suo fascino. A dirlo sono gli antiquari, tra nuovi e storici.
Per la "Medusa Art Gallery" è un ritorno dopo 10 anni alla manifestazione. "Ho lasciato Cortonantiquaria a Palazzo Vagnotti e oggi la ritrovo piacevolmente diversa, una nuova sede più funzionale e accogliente" commenta Roberto Cocozza, consulente della galleria con sede a Roma. Dal suo stand sono già passati clienti stranieri, soprattutto europei, in particolare da Francia, Belgio e Germania. Per Cocozza la Cortonantiquaria meriterebbe spazi ancora più ampi per poter ospitare altri espositori.
"La qualità degli oggetti in mostra è alta, più di tante altre in Italia, ogni collega ha portato pezzi importanti". Nel suo stand tra le opere una collezione di vasi satsuma e alcuni busti tra cui quello di Caltagirone di ceramica invetriata di fine ‘800. Tra gli habitué di Cortonantiquaria c’è la "Casa d’Aste Sammarinese" che nel suo stand offre una panoramica pittorica dal 1500 al 1700. Uno dei dipinti più ammirati è sicuramente l’olio su tavola che raffigura la Madonna con il bambino e Santa Caterina d’Alessandria, attribuito a Francesco Vecellio fratello di Tiziano datato 1525.
Un’opera bellissima il cui costo si aggira intorno ai 45 mila euro. "Siamo felici dell’andamento della mostra, c’è molto interesse e le prime vendite ci sono state – conferma il titolare Italo Fiumicelli che insieme al figlio Stefano e a sua moglie Diana si occupa dello stand. "Per ora non ho visto molti stranieri, ma confido nei prossimi giorni. Cortonantiquaria è una delle poche manifestazioni che ha retto, il livello è sempre buono e la clientela è varia".
Tra chi torna a scommettere su Cortona c’è l’Ars Antiqua di Milano. Allo stand incontriamo il direttore Federico Bulgarini. "Questa manifestazione è strategica. Qui si possono incontrare clienti importanti, soprattutto stranieri. Qualche vendita c’è già stata e contiamo di chiuderne altre". Nel suo stand spicca una natura morta del pittore romano barocco Antonio Tibaldi, una particolare e imponente allegoria dei 5 sensi, costo 18 mila euro. Come ogni anno si affacciano anche nuovi espositori.
È il caso di Fabio Di Ruggiero "Dipinti Antichi", arriva da Torino. "Trovo questa mostra molto preparata, il pubblico è competente e attento. La location è molto bella e nei primi giorni ho fatto anche qualche vendita". Nel suo stand spicca un dipinto della seconda metà del ‘600 di Ciro Ferri primo collaboratore di Pietro da Cortona. Un’allegoria della giustizia e della pace, oggi più che mai di grandissima attualità, prezzato 22 mila euro.