"Ho imparato da piccolo ad amare l’arte e la storia" Intervista impossibile al pioniere della Fiera

"Ho raccolto oggetti nei miei viaggi: ed ora disegnano nel museo un vero giro del mondo ’virtuale’"

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Tentiamo un’"intervista" impossibile a Ivan Bruschi

Da dove nasce questa sua grande passione per l’arte?

"Grazie alla mia famiglia per avermi trasmesso l’amore per l’arte e ciò che riguarda il passato. Sin da piccolo ho respirato quest’atmosfera e ho potuto conoscere il mondo dell’antiquariato. Mio padre e i miei fratelli si occupavano di restauro e commercio di mobili e arredi antichi. Seguirli ha alimentato la passione per gli oggetti d’arte e la voglia di collezionarli".

Gli oggetti della sua collezione provengono da ogni parte del mondo. Sono forse souvenir dei suoi viaggi?

"In ognuno dei Paesi che ho visitato ( molti e in vari continenti), ho scoperto oggetti che ho portato con me per la mia collezione privata. Vi invito a visitare la mia Casa Museo, potrete fare un giro del Mondo ‘virtuale’!".

Perché trasformare una casa privata in una Casa Museo?

"Da bravo collezionista ho desiderato che in futuro le opere da me possedute, potessero diventare un bene comune, la cui bellezza potesse essere vista e condivisa da tutti. Così l’idea di un Museo aperto al pubblico con sede nella mia casa. Mi ha assicurato che ogni oggetto sarebbe rimasto in queste stanze e che le opere continuassero a dialogare tra loro per sempre".