"Ho 76 anni e 800 euro di pensione" La fatica di Franca tra rinunce e conti

Ex infermiera, vive sola e combatte con la bolletta: "Ho pagato 600 euro e per farlo ho mangiato meno". La stretta l’ha costretta a fermare la macchina in garage. "Il dentista? Mi curo all’ambulatorio Asl"

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di Lucia Bigozzi

Franca ha 76 anni e una pensione di ottocento euro. Vive da sola "ma è già una gran fortuna avere la casa di proprietà" sorride mentre lava il piatto del pranzo, dosando le gocce di detersivo. Negli ultimi tre anni, fa i conti al centesimo per restare in equilibrio, seppure precario. Trentacinque anni vissuti nelle corsie di ospedali con la "divisa" dell’infermiera generica, come si chiamava una volta la funzione. In pensione a 59 anni, nel 2001, fino al 2019 si barcamenava stile "formichina", ma adesso "faccio una gran fatica", dice con l’espressione di chi si accontenta ma sente il morso delle ristrettezze e, al tempo stesso, rivendica l’orgoglio "di non chiedere aiuto a nessuno, finchè ce la faccio".

Eppure la sua giornata ruota tutta attorno all’idea di mettere in tavola il pranzo e la cena risparmiando più che si può."Faccio una piccola spesa ogni giorno, conosco i market con le offerte più vantaggiose e prima di comprare vado a vedere. Riesco a mangiare poco ma abbastanza equilibrato, anche se ho dovuto fare rinunce". Ad esempio il pesce azzurro: "Prima lo compravo, ultimamente l’ho scartato perchè non me lo posso permettere", rivela Franca che lo sostituisce con qualche scatoletta di tonno, "ma sempre a offerta". Vale anche per l’utilitaria chiusa in garage perchè i costi di benzina e assicurazione farebbero saltare il budget: "Ho disdetto la copertura assicurativa e per muovermi uso la bicicletta oppure vado a piedi. Il mio obiettivo è farcela da sola e mantenermi in salute, perchè, altrimenti, si aggiungerebbero anche i costi delle cure sui conti del mese". Per questo Franca si cura i denti "nell’ambulatorio specialistico della Asl, pagando il ticket e così anche per le visite diagnostiche".

A 79 anni è fiera di come riesce a stare sulle montagne russe di giorni tutti uguali, passati ad amministrare gli ottocento euro che rappresentano una bombola (una sola, però) di ossigeno ma che non basta mai. "Spero che non si rompa nulla in casa, perchè elettricista e idraulico li chiamo solo quando c’è un problema grave e io non lo posso risolvere". Per il resto, si ingegna nel fa-da-te.

Il problema dei problemi, si chiama bolletta di luce e gas. "L’ultima è arrivata con un importo enorme, seicento euro, che con ottocento al mese, ha voluto dire ridurre la spesa alimentare per riuscire a pagarla".

La parola vacanze è un vago ricordo e l’ultima risale a "molti anni fa, in Sicilia, nella meraviglia di Giardini Naxos e Taormina. Con le amiche si faceva una gita all’anno e magari una pizza, ma ora non posso". Ha un rammarico: "Prima potevo comprare un biglietto per la beneficenza, ora non più", sospira Franca che continua a pensare agli altri, come ha fatto per 35 anni in una corsia di ospedale.