ENZO
Cronaca

Guccini, folla e polemiche. Brogi: "Scusate per i disagi ma è stata un’ora magica"

Polemiche per le code all’evento sulla Liberazione nella Pieve di Gropina. Fuori dalla chiesa bloccati in 2mila: uno degli organizzatori spiega cos’è successo.

Guccini, folla e polemiche. Brogi: "Scusate per i disagi ma è stata un’ora magica"

Guccini, folla e polemiche. Brogi: "Scusate per i disagi ma è stata un’ora magica"

Enzo

Brogi *

A Gropina abbiamo vissuto una Festa della Liberazione davvero speciale, rara. "Questa Pieve è un luogo evocativo, dove tutto si può riannodare e rende possibile l’incontro tra la dimensione spirituale e la dimensione umana tra la fede e la laicità", ha detto Marco Noferi introducendo l’incontro. A seguire, l’abate Bernardo Gianni, quello della grande fiaccolata della pace: "Fratelli e sorelle compagni cum panis siamo qui contro la follia della guerra, perché nel mondo che faremo Dio è risorto". E ancora, la scrittrice Sara Lucaroni ci emoziona con le gesta di donne della Resistenza e per la democrazia nel mondo. Poi, Paolo Hendel, esilarante e tenero, come lo è la sua intelligente comicità. Infine, la chiacchierata di Andrea Scanzi con Francesco Guccini è stata il momento centrale: gli amici cantautori, le sue storie, le sue canzoni, gli annedoti.

Un’ora intensa di memoria, passione culturale e politica. Struggenti gli interventi musicali di Giampiero Bigazzi e Orio Odori.

Insomma, un luogo speciale che ha connesso storia e spiritualità in un tempo attuale molto difficile. Un pomeriggio di accorata partecipazione che ha visto la bellezza austera della Pieve raccogliere le diverse sfumature dell’arte di Guccini e l’affetto dei suoi fans.

Abbiamo ascoltato parole bellissime che non sono bastate a dare un respiro maggiore a riflessioni sulla resistenza umana, sulla pace, sui giovani, temi peraltro presenti nei testi del canzoniere gucciniano e che, anche grazie alla chiesa di Papa Francesco, avrebbero avuto ancora più risonanza nella sacralità di quelle navate. Sapevamo di poter correre dei rischi nell’organizzazione di un incontro così intimo e sui generis e, qualche errore può esserci stato.

Ci scusiamo: non siamo organizzatori di eventi, abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità, e per questo ringraziamo anche alcuni cari amici che hanno fornito un aiuto prezioso. Avremmo sicuramente potuto fare meglio: magari due altoparlanti fuori dalla chiesa, magari una migliore concertazione con le navette, magari le prenotazioni, magari... Eh sì. Ma tutto è nato dal cuore, dalla testa e dalla generosità di chi ha pensato questa giornata, tentando di renderla unica.

Organizzata con il lavoro di tutti, perché fosse gratuita, sorretti anche dalla convinzione che la nostra Pieve sia luogo di accoglienza e di dibattito, un posto dentro il quale si possa anche apprendere come elevare sé stessi e come battersi contro le dittature, tutte. Per me ieri è accaduto tutto questo. Quell’altare che, senza paura, in una data simbolica per la storia d’Italia, ha accolto tanti di noi - alcuni forse più avvezzi a parlare nelle piazze - ci ha dimostrato di non temere la voce di nessun uomo che ha a cuore l’amore, la democrazia e la libertà. Per questo porgiamo la nostra gratitudine al vescovo Andrea Migliavacca e a don Piero Mastroviti che ci hanno accolto, al sindaco Moreno Botti e al Comune di Loro che ci hanno supportato. E grazie di cuore alle centinaia di persone che non sono riuscite a entrare e neppure a raggiungere la Pieve. Ci auguriamo che vinca su tutto il motivo per cui eravamo riuniti in un giorno così importante: viva la libertà e viva la nostra Costituzione.

* organizzatore dell’evento